Legler: 1.300 operai bloccano la 131

Caro Operai Contro, le tutele crescenti di Renzi sono arrivate anche in Sardegna. 1.300 operai della Legler senza più cassaintegrazione bloccano la 131 dcn. La cronaca della protesta da “Sardiniapost”, avverte che: “Se non si dovesse trovare una soluzione a questo problema nel Nuorese scoppierà una bomba sociale di grandi proporzioni”. Saluti da un lettore Scoppia la protesta dei lavoratori del tessile nella Provincia di Nuoro. Questa mattina gli operai della Legler hanno messo in atto il primo blocco del traffico sulla statale 131 Dcn vicino a Siniscola, contro le mancate risposte da parte di Governo e Regione alla […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

le tutele crescenti di Renzi sono arrivate anche in Sardegna. 1.300 operai della Legler senza più cassaintegrazione bloccano la 131 dcn. La cronaca della protesta da “Sardiniapost”, avverte che: “Se non si dovesse trovare una soluzione a questo problema nel Nuorese scoppierà una bomba sociale di grandi proporzioni”. Saluti da un lettore

Scoppia la protesta dei lavoratori del tessile nella Provincia di Nuoro. Questa mattina gli operai della Legler hanno messo in atto il primo blocco del traffico sulla statale 131 Dcn vicino a Siniscola, contro le mancate risposte da parte di Governo e Regione alla loro situazione: l’uscita di 1.300 dipendenti dai benefici degli ammortizzatori sociali senza che ci siano prospettive per i posti di lavoro. Disagi e rallentamenti per gli automobilisti sulla Nuoro-Olbia.

“Questo è solo il primo dei blocchi stradali che metteremo in atto all’altezza di ogni sede dei nostri stabilimenti – ha detto Katy Contini, segretaria di categoria della Cisl, che con i colleghi della Cisl e della Uil ha affiancato i lavoratori -. Ci sono 1.300 famiglie dei poli tessili di Macomer, Ottana, Siniscola e Tossilo che sono privi di sostentamento perché non hanno più diritto agli ammortizzatori sociali in deroga. Nessuno si sta preoccupando di trovare alternative e la Regione qualche settimana fa non ci ha dato risposte sufficienti a fronteggiare l’emergenza”.

I sindacati chiedono un impegno all’Esecutivo regionale perché nel Nuorese si riprenda a lavorare: “Concordiamo con la posizione di Pigliaru – ha aggiunto Felicina Corda, segretaria generale della Uil – quando dice che si deve tornare a lavorare, ma in attesa di un piano di investimento queste famiglie devono sostentarsi perché entro l’anno usciranno tutti dal beneficio degli ammortizzatori sociali. Se non si dovesse trovare una soluzione a questo problema nel Nuorese scoppierà una bomba sociale di grandi proporzioni”.

 

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.