Marchionne: Renzi è il primo della classe

Caro Direttore, Marchionne non crede ancora ai suoi occhi e alle sue orecchie. Renzi sembra uscito dalla sua scuola, anzi “dde piùù” come dicono sotto er cupolone. Con il Jobs act Renzi ha fatto su scala nazionale ma molto peggio per gli operai, ciò che Marchionne insieme a Bonanni e altri capi sindacali leccaculo, avevano fatto in Fiat con l’accordo “Fabbrica Italia”. Marchionne licenzia gli operai e i delegati che in Fiat fanno sciopero senza il suo permesso. Renzi ha inveito brutalmente alla maniera del Duce, contro i lavoratori della Scala che all’unanimità si rifiutano di lavorare il 1° […]
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Caro Direttore,

Marchionne non crede ancora ai suoi occhi e alle sue orecchie. Renzi sembra uscito dalla sua scuola, anzi “dde piùù” come dicono sotto er cupolone. Con il Jobs act Renzi ha fatto su scala nazionale ma molto peggio per gli operai, ciò che Marchionne insieme a Bonanni e altri capi sindacali leccaculo, avevano fatto in Fiat con l’accordo “Fabbrica Italia”. Marchionne licenzia gli operai e i delegati che in Fiat fanno sciopero senza il suo permesso. Renzi ha inveito brutalmente alla maniera del Duce, contro i lavoratori della Scala che all’unanimità si rifiutano di lavorare il 1° Maggio, storicamente festa dei lavoratori, minacciando dispositivi di legge per costringerli a lavorare con la precettazione. “ In 11 mesi” dice Marchionne “ Renzi ha fatto quello che non è stato fatto in anni interi”. Il giorno che Renzi sarà cacciato a pedate nel culo dal governo, potrà consolarsi con l’encomio del padrone. Saluti Oxervator.

(ANSA)

Marchionne: «Renzi ha fatto in 11 mesi quello che non è stato fatto in anni»

«Non voglio difendere Renzi perché non ha bisogno del mio aiuto, ma ha fatto in 11 mesi quello che non è stato fatto in anni interi». Così si è espresso Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, a margine della terza edizione del Summit “Italy meets the United States of America”, in corso a New York nella sede del gruppo media Bloomberg. L’ad Fca ha anche detto di prevedere un ulteriore deprezzamento, nel prossimo futuro, per la moneta unica europea: «Vedo l’euro più basso di così – ha affermato – L’euro sta facendo la sua parte e il suo ruolo è essenziale. E credo ci sia ancora spazio. Il 10% dovrebbe farlo facilmente». Marchionne ha anche negato che per il nostro Paese esista un “rischio Grecia”: «No», ha rimarcato. «Quando quattro anni fa c’era il problema della crisi del debito sovrano… abbiamo metabolizzato anche quella; non credo che ci sia uno shock a venire». Positive, infine, le sue previsioni per l’economia italiana durante l’anno in corso: «Il 2015, se ce lo giochiamo bene, sarà un grande anno. Dopo sei-sette anni di mercati distrutti, di gente che non trovava lavoro, il 2015 finalmente sarà l’anno in cui ricomincia il ciclo economico. Bisogna stare molto attenti a non giocarcelo male», ha aggiunto. «L’economia italiana sta già ripartendo – ha detto ancora – e mai come adesso l’impegno per le riforme non può diminuire. E i giochi politici non aiutano nessuno. E importante è credere che l’Italia può esportare», ha aggiunto Marchionne.

 

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