Livorno: capitale degli sfratti. “Frutto della terribile crisi industriale”

Redazione, altro che crescita e stronzate varie. Aumenta la disoccupazione e la miseria Un operaio di Livorno Livorno è la capitale degli sfratti. Secondo i dati del “dossier statistico sulle locazioni” realizzato dal Sunia, il sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari, nella città toscana si conta uno sfratto ogni 30 famiglie: la media nazionale è di uno sfratto ogni 70 famiglie. Anche per questo oggi l’Asia usb(Associazione inquilini e abitanti) e il Comitato autonomo per il diritto all’abitare hanno organizzato a Livorno un corteo per chiedere a Comune e Prefettura un aiuto concreto e lo stop degli sfratti per […]
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Redazione,

altro che crescita e stronzate varie. Aumenta la disoccupazione e la miseria

Un operaio di Livorno

Livorno è la capitale degli sfratti. Secondo i dati del “dossier statistico sulle locazioni” realizzato dal Sunia, il sindacato nazionale unitario inquilini ed assegnatari, nella città toscana si conta uno sfratto ogni 30 famiglie: la media nazionale è di uno sfratto ogni 70 famiglie. Anche per questo oggi l’Asia usb(Associazione inquilini e abitanti) e il Comitato autonomo per il diritto all’abitare hanno organizzato a Livorno un corteo per chiedere a Comune e Prefettura un aiuto concreto e lo stop degli sfratti per morosità. Come spiega Giovanni Ceraolo, responsabile provinciale del sindacato Asia usb e membro del Comitato per il diritto all’abitare dell’ex Caserma Occupata di Livorno: “Sicuramente a Livorno pesano molto i dati dell’emergenza occupazionale che negli ultimi mesi ha raggiunto un picco altissimo. Solo nell’ultimo mese e mezzo ci sono stati 80 sfratti esecutivi. Noi chiediamo al Comune – continua – di fare uno sforzo in più nel reperire alloggi da mettere a disposizione anche per l’emergenza abitativa”. Non solo, secondo i piani di recupero dell’Amministrazione livornese, diversi alloggi popolari andrebbero demoliti e poi ricostruiti, a proposito di questo viene chiesto al Comune di “non demolire uno dei blocchi che ospita circa 120 alloggi e di utilizzarli temporaneamente per l’emergenza abitativa”  di Emilia Trevisani

 

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