NON HO VISTO, NON HO SENTITO, NON PARLO

Redazione di Operai Contro, una volta i giornali e i films quando volevano far ridere mostravano il povero cristo siciliano che sorpreso in una esecuzione di mafiosi si difendeva: ”  NON HO VISTO, NON HO SENTITO, NON PARLO” Poveri cristi noi siciliani dovevamo salvare la pelle. I mafiosi erano politici, i politici erano mafiosi. L’unico modo che avevamo per salvare la pelle era NON HO VISTO, NON HO SENTITO, NON PARLO” I politici del parlamento hanno riscoperto la saggezza dei poveri cristi siciliani. Renzi, il super intelligente del Pd, è schifato lui non sapeva niente Poletti, ex lega delle cooperative […]
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Redazione di Operai Contro,

una volta i giornali e i films quando volevano far ridere mostravano il povero cristo siciliano che sorpreso in una esecuzione di mafiosi si difendeva: ”  NON HO VISTO, NON HO SENTITO, NON PARLO”

Poveri cristi noi siciliani dovevamo salvare la pelle.

I mafiosi erano politici, i politici erano mafiosi. L’unico modo che avevamo per salvare la pelle era NON HO VISTO, NON HO SENTITO, NON PARLO”

I politici del parlamento hanno riscoperto la saggezza dei poveri cristi siciliani.

Renzi, il super intelligente del Pd, è schifato lui non sapeva niente

Poletti, ex lega delle cooperative grande onorevole del Pd, non conosceva Buzzi, non sapeva niente

Alemanno, ex sindaco di Roma, ex fascista, non conosceva Carminati, non conosceva la mafia Romana

I deputati e i senatori del parlamento italiano, non hanno visto, non hanno sentito, non parlano

Ogni città italiana ha la sua cupola mafiosa. Vi partecipano delinquenti di professione, amministratori, politici, padroni.

Basta sfogliare i giornali dell’ultimo anno per averne notizia.

Loro, i deputati, i senatori, NON HO VISTO, NON HO SENTITO, NON PARLO

Un povero cristo siciliano

 

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1 Comment

  1. SICobas_Pavia

    Quanto sarebbe meraviglioso avere conservato tutte le discussioni avute con prefetti e forze dell’ordine ai picchetti, durante gli scioperi. Più precisamente, quando si portavano con dati alla mano, ragionamenti su amministratori e dirigenti di cooperative, dopo mesi finiti agli arresti (Rosati su tutti) .
    Arresti che la classe operaia ha pagato salato: il prezzo sono state bastonate, denunce e fermi per avere detto… in anticipo quanto poi i magistrati e gli inquirenti hanno affermato nelle ordinanze di custodia.
    Ma non si può parlare al passato: la repressione continua e si farà progressivamente più feroce con l’andare del tempo, gli operai continueranno a subire, perchè il sistema non cambia di una virgola dopo qualche arresto, anche se eccellente. L’uomo della LEGACOOP continua ad essere Ministro del Lavoro, vogliono festeggiare il nuovo anno con la piena applicazione del loro “jobs act”.
    Dopo il foglio di via dalla città di Piacenza al coordinatore nazionale del S.I.COBAS, Milani, il tribunale delle stessa città ha condannato a cinque giorni di detenzione (pena poi mutata in sanzione pecuniaria) il coordinatore provinciale Luzzi per avere organizzato l’ennesimo, sacrosanto sciopero. Tornano i provvedimenti giudiziari del “Codice Rocco”, torna la becera repressione fascistoide.
    C’è veramente poco da esultare per qualche inquisito: per ognuno di loro fermato, decine di operai subiranno, in applicazione dell’equa DEMOCRAZIA, nuove scariche di rabbia da guardie e magistrati; i loro straccetti di regime continueranno a raccontare i fatti mistificando e strumentalizzando gli avvenimenti; il numero di licenziati aumenterà in maniera esponenziale; tanti continueranno a vivere nel loro legalitarismo, mortificando la loro morale da piccolo borghesi scandalizzandosi per ogni nuova scoperta dell’acqua calda di ruberie varie.
    Gli operai AST di Terni e dell’indotto, gli operai della logistica, gli operai di altre centinaia di fabbriche continueranno a costruire la propria organizzazione indipendente.
    Alla prova dei fatti, o macellati, o macellai.