Potenza, corteo contro le trivellazioni petrolifere

Redazione di Operai Contro, Il giorno 4 dicembre 10.000 persone hanno manifestato davanti al Palazzo  della regione Basilicata durante il Consiglio per decidere la proposta di  impugnazione dell’art 38 per bloccare le perforazioni petrolifere proposte  dal governo Renzi. Il Consiglio Regionale e’ stato seguito dai manifestanti fuori dal palazzo  con uno schermo gigante. La difficoltà dei politici filo petrolieri era  enorme. Pittella (PD) il Presidente della Regione apre il consiglio Regionale con  una frase pronunciata da Gianni Rosa (Fratelli d’Italia) a favore del  petrolio,frase pronunciata in passato. (Pittella voleva sostenere che se io sono un servo dei petrolieri lo sei anche tu). Rosa,perlomeno, ha votato  contro la […]
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Redazione di Operai Contro,

Il giorno 4 dicembre 10.000 persone hanno manifestato davanti al Palazzo  della regione Basilicata durante il Consiglio per decidere la proposta di  impugnazione dell’art 38 per bloccare le perforazioni petrolifere proposte  dal governo Renzi.
Il Consiglio Regionale e’ stato seguito dai manifestanti fuori dal palazzo  con uno schermo gigante. La difficoltà dei politici filo petrolieri era  enorme.
Pittella (PD) il Presidente della Regione apre il consiglio Regionale con  una frase pronunciata da Gianni Rosa (Fratelli d’Italia) a favore del  petrolio,frase pronunciata in passato. (Pittella voleva sostenere che se io
sono un servo dei petrolieri lo sei anche tu). Rosa,perlomeno, ha votato  contro la maggioranza. Queste dimostra come la piazza condiziona i nostri  politici e li fa ravvedere. Contro ha votato anche il Movimento a 5 Stelle.
Ma la delusione la continua a dare SEL che cavalcano le piazza e poi nelle  istituzioni continuano a servire il PD e la sua politica a favore dei  petrolieri, dell’inquinamento e del genocidio del tumore.
Cambiatevi di nuovo il nome che cazzo ci azzeccate con la sinistra, con  l”ecologia e con la liberta’ se non siete liberi nemmeno dal PD.
Un lettore

Cronaca della protesta

Manifestazione a Potenza contro il decreto “Sblocca Italia” e leestrazioni petrolifere. Diecimila persone – stimano gli organizzatori (4mila per la Questura) – tra studenti, aderenti a movimenti e associazioni hanno sfilato in corteo fino alla sede della Regione Basilicata, dove si è tenuto il consiglio regionale chiamato a discutere del decreto “Sblocca Italia”. “Lucania, svegliati e ascolta il canto dei tuoi figli in rivolta”, questo lo striscione che apriva il corteo.

Momenti di tensione all’esterno del palazzo. Alcuni manifestanti hanno lanciato acqua e oggetti contro le forze dell’ordine, chiedendo di essere ammessi nella sala dove si sta svolgendo il Consiglio e l’impugnazione da parte della Regione delle norme che consentirebbero nuove trivellazioni. A causa della protesta, intorno alle 16 il presidente della Regione Basilicata,Marco Pittella (Pd), ha deciso di sospendere la sua relazione. Durante l’interruzione il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, è uscito all’esterno per parlare con i manifestanti, spiegando che “a nessuno è stato impedito di assistere ai lavori, e per questo è stato installato un maxi schermo, vista la ridotta capienza della sala riservata al pubblico”. Dal presidio qualcuno ha però continuato a lanciare uova e oggetti verso le forze dell’ordine.

Il Movimento 5 stelle ha fatto sapere di appoggiare la protesta. “Il M5S condivide in pieno le ragioni dei manifestanti contro lo Sblocca Italia e le trivellazioni”. Ad affermarlo il senatore, Vito Petrocelli, della commissione Industria che ha aggiuntoe: “L’art.38 di quello che noi chiamiamo ‘Sfascia Italia’ agevola a dismisura l’ok alle trivellazioni petrolifere, accentrando nelle mani del Governo il parere sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)”.  “Lo Sblocca-Italia – ha proseguito Petrocelli – favorisce l’energia fossile ed ostacola un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, su una maggiore indipendenza energetica, grazie alle rinnovabili, e sul lavoro. Le trivellazioni – ha concluso il senatore – non producono neppure un piccolo beneficio sul lato del lavoro, dato che la raffinazione verrà praticata all’estero attraverso lo stoccaggio del petrolio”.

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