“Isis, lo Stato del terrore”, Napoleoni controcorrente: ‘La modernità dei decapitatori’

È un profilo mai tracciato prima quello che l’economista ed esperta di terrorismo internazionale Loretta Napoleoni offre del gruppo terroristico che sfida l’Occidente in nome del Califfato nel suo nuovo libro “Isis. Lo Stato del terrore” (Feltrinelli), presentato a Roma. Due le peculiaritàn dell’Isis: modernità e pragmatismo. “È uno Stato moderno –  spiega l’autrice – perché si occupa, secondo parametri moderni, dell’amministrazione pubblica nei territori che controlla con opere pubbliche o dà aiuto alle persone meno abbienti. Poi c’è un altro elemento importante offerto alla popolazione che è quello di poter gestire l’economia. Attraverso joint venture cono lo Stato islamico, […]
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È un profilo mai tracciato prima quello che l’economista ed esperta di terrorismo internazionale Loretta Napoleoni offre del gruppo terroristico che sfida l’Occidente in nome del Califfato nel suo nuovo libro “Isis. Lo Stato del terrore” (Feltrinelli), presentato a Roma. Due le peculiaritàn dell’Isis: modernità e pragmatismo. “È uno Stato moderno –  spiega l’autrice – perché si occupa, secondo parametri moderni, dell’amministrazione pubblica nei territori che controlla con opere pubbliche o dà aiuto alle persone meno abbienti. Poi c’è un altro elemento importante offerto alla popolazione che è quello di poter gestire l’economia. Attraverso joint venture cono lo Stato islamico, le tribù possono gestire le risorse del territorio. Questi aspetti – prosegue la Napoleoni – sono aspetti nuovi che non abbiamo mai visto in un’organizzazione armata”. Tutto è studiato e pianificato, a partire dalla strategia comunicativa che, anche attraverso l’uso dei social media, diffonde un  messaggio diverso a seconda dell’interlocutore: “Con noi – dice – usano la politica della paura, con il musulmano occidentale che deve essere radicalizzato usano la fascinazione. L’appeal dell’Isis è un messaggio positivo che è ‘Vieni, fai parte di questo Stato, aiutaci a costruire il futuro’. Un messaggio fortissimo, soprattutto sullo sfondo di una crisi economica profonda e di una  deflazione internazionale”. Gli scenari che si aprono sono vari, compresa la possibilità che un giorno i capi di Stato stringano la mano di al Baghdadi? “Chissà – conclude Napoleoni – non si sa mai in politica internazionale. D’altronde abbiamo stretto la mano a Gheddafi”  di Chiara Carbone

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4 Comments

  1. Tommy

    Esperta fake!
    ISIS=NATO

    Navi Usa sbarcano in Turchia uomini e armi per l’Isis
    http://popoffquotidiano.it/2014/11/28/navi-usa-sbarcano-in-turchia-uomini-e-armi-per-lisis/

    La tedesca DW riferisce che le linee di rifornimento dell’ISIS hanno origine nella Turchia della NATO
    http://freebooter.altervista.org/

  2. luigi

    Tommy
    dato che ISIS=NATO
    Francesco e Obama hanno realizzato una crociata dei padroni di gran parte del mondo e bombardano i miliziani dell’ISIS con tonnellate di bombe
    Quindi secondo Tommy la NATO bombarda la NATO
    Alla crociata partecipano anche i padroni russi, grandi alleati del dittatore Siriano.
    Dato che i padroni turchi e europei sono rivoluzionari che hanno sempre difeso i Kurdi, ora inviano loro armi perché combattano l’ISIS
    Tommy non dico che l’ISIS sono rivoluzionari, ma sono nemici in questo momento dei padroni occidentali

  3. campagnadiprimavera

    Su ISIS la penso come Luigi e aggiungo: Tutte le volte che si muove veramente qualcosa c’è la solita sinistra che si mette a fare le pulci al nuovo arrivato (citando fonti a braccio e tutt’altro che antagoniste), dimenticando che la verbosità mai ha impensierito i padroni di tutte le latitudini.Questi sono contro gli USA, l’UE e l’imperialismo finanziario dell’occidente; per il momento mi basta, e non me ne frega un cazzo se sgozzano pescando nel mucchio dei lacché occidentali che sono andati laggiù a rifarsi la faccia o per interesse. Mi preoccupa invece che da noi troppi padroni possano liberamente circolare per le strade senza temere di essere attaccati a qualche palo dell’illuminazione pubblica. Nella pace e nella tranquillità hanno sempre prosperato gli sfruttatori; non lo insegnano in nessuna facoltà solo perché al potere ci sono i loro reggicoda.Ogni tanto bisognerebbe ricordarselo e ricordarlo!

  4. Tommy

    In definitiva, dici che bisogna credere ai media di regime, che stanno bombardando l’ISIS. Ma allora, come mai non fermano il traffico del loro petrolio (anzi, la UE ha ammesso che compra da loro)?