FIAT CNH contro FICIARA’: come si perseguita un operaio ribelle

FIAT CNH contro FICIARA’: come si perseguita un operaio ribelle Licenziato nel 2001, reintegrato dalla Cassazione sette anni dopo. Rilicenziato nel 2009 vince la causa con reintegro. La FIAT lo paga ma non lo rimette a lavorare, fa ricorso contro la sentenza: l’udienza è fissata per il 9 dicembre. Il giudice dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità del ricorso. La colpa di Ficiarà che giustifichi un accanimento del genere? Una sola vera: un operaio saldatore del reparto pianali che ha sempre difeso gli interessi degli operai, dalla salute al salario direttamente in prima fila. Un simbolo della resistenza all’intensificarsi dello sfruttamento, un […]
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FIAT CNH contro FICIARA’:

come si perseguita un operaio ribelle

Licenziato nel 2001, reintegrato dalla Cassazione sette anni dopo. Rilicenziato nel 2009 vince la causa con reintegro. La FIAT lo paga ma non lo rimette a lavorare, fa ricorso contro la sentenza: l’udienza è fissata per il 9 dicembre. Il giudice dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità del ricorso. La colpa di Ficiarà che giustifichi un accanimento del genere? Una sola vera: un operaio saldatore del reparto pianali che ha sempre difeso gli interessi degli operai, dalla salute al salario direttamente in prima fila. Un simbolo della resistenza all’intensificarsi dello sfruttamento, un esempio che la FIAT vuole spazzare via. Una persecuzione senza limiti e senza esclusioni di colpi.

La FIAT ha messo in campo tutto il suo apparato legale, la forza economica e gli strumenti di pressione mediatica per mettere in difficoltà chiunque non accetti la sua versione dei fatti, ma sia i testimoni che la stessa sentenza del giudice l’hanno smentita.

La FIAT ci riprova e la persecuzione continua. Cerca il cavillo legale, il giudice più sensibile ai suoi interessi, ha tempo e soldi per andare di nuovo in Cassazione, tanto Ficiarà è fuori.

Dalle fabbriche come operai chiediamo ai nuovi giudici di tenere conto che fra operai e padroni l’uguaglianza dinanzi alla legge è solo una formalità. Che l’uguaglianza fra diseguali è una nuova disuguaglianza, a cui i giudici del lavoro mettono ogni tanto una pezza faticosamente finchè c’è l’articolo 18.

Ficiarà è un classico caso di discriminazione mascherata. Nessuno dei manager e responsabili FIAT riconoscerà mai che vogliono fare fuori Ficiarà per le sue idee sul rapporto fra povertà operaia e ricchezza dei padroni, nessuno riconoscerà apertamente che ciò che non vogliono è avere in fabbrica un operaio che fa propaganda contro lo sfruttamento con determinazione e senza paura.

Non è la prima volta e non sarà l’ultima che i padroni licenziano gli operai per le opinioni politico-sindacali mascherandoli da provvedimenti disciplinari.

Noi, gli operai compagni di Ficiarà abbiamo sostenuto e sosterremo il suo reintegro nella FIAT CNH, la persecuzione e la discriminazione dei dirigenti della FIAT deve avere un fine.

Altrimenti libertà di opinione e libertà di attività sindacale sono solo carta straccia.

Associazione per la Liberazione degli Operai – Operai Contro

Per contatti e collegamenti [email protected]

Aslo – Operai Contro via G. Matteotti 496 – 20099 Sesto San Giovanni (Mi)

Milano 20 novembre 2014

Invitiamo i lettori a diffondere il volantino dell’ASLO. Per facilitarvi alleghiamo il pdf   FIAT CNH contro FICIARA

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