BARI FONDERIE MERIDIONALI, I PRIMI BLOCCHI STRADALI  

Redazione di Operai Contro, i rappresentanti della multinazionale ceca Dt, che dal 2012 ha rilevato lo stabilimento della Bari Fonderie Meridionali, hanno comunicato a sindacati e Regione Puglia di aver avviato la procedura di accesso al concordato preventivo già il 6 novembre. Tale procedura impedisce di accedere alla cassa integrazione per gli operai. Questo è il risultato emerso al termine del lungo tavolo convocato dall’assessore regionale pugliese al Lavoro, Leo Caroli. La Dt ha mandato in fumo quello che era l’obiettivo dei sindacati, chiedere la cassa integrazione per farla passare come una grande vittoria!  L’azienda ha anche avanzato la […]
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Redazione di Operai Contro,

i rappresentanti della multinazionale ceca Dt, che dal 2012 ha rilevato lo stabilimento della Bari Fonderie Meridionali, hanno comunicato a sindacati e Regione Puglia di aver avviato la procedura di accesso al concordato preventivo già il 6 novembre. Tale procedura impedisce di accedere alla cassa integrazione per gli operai. Questo è il risultato emerso al termine del lungo tavolo convocato dall’assessore regionale pugliese al Lavoro, Leo Caroli. La Dt ha mandato in fumo quello che era l’obiettivo dei sindacati, chiedere la cassa integrazione per farla passare come una grande vittoria!

 L’azienda ha anche avanzato la proposta di poter far uscire dallo stabilimento le pompe già pronte per l’ex Nuovo Pignone, in modo, a suo dire, da ottenere liquidità utile anche al pagamento dei salari, ma la proposta è stata respinta.

 Gli operai, in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda dal 23 ottobre scorso, che erano arrivati sotto l’assessorato della zona industriale con famiglie al seguito, sono ritornati davanti ai cancelli della fabbrica e hanno occupato le strade intorno all’azienda, creando disagi temporanei al traffico. Ma per i prossimi giorni si preparano a iniziative di protesta più dure.

 I tavoli fra padroni, sindacati e istituzioni servono solo a illudere gli operai, a portarli allo sbando, a sfiancarli. Ma questa volta non è andata così, i padroni cechi hanno chiarito subito le loro intenzioni: chiudere, senza appello. I sindacati hanno rilanciato chiedendo un tavolo ministeriale. Ma a Bari o a Roma la sostanza non cambia.

Gli operai devono trovare ben altre strade per far sentire il peso della propria forza.

SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA

Bari - Protesta degli operai della Bari fonderie meridionali con blocco delle strade vicino alla azienda

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1 Comment

  1. luigi

    Mi chiedo solo, se chi ha fotografato lo striscione leggeva cosa c’era scritto.
    “SALVATE” ma a chi si rivolgono gli operai.
    -Ai padroni?
    -Ai politici?
    – Ai sindacalisti?
    Operai delle “fonderie meridionali” gli unici da salvare sono gli operai
    E gli unici che possono salvare gli operai, sono gli operai stessi
    Operai bruciate lo striscione