AGLI OPERAI BFM ’A CAP’ AGGIR’

Readazione di Operai Contro, ti riporto le mie impressioni dopo la frequentazione del presidio degli operai BFM   “Io, posso morire anche di fame, non mi importa. Ma mia figlia no! Se vedo la mia bambina piangere perché non le posso comprare il latte, i biscotti e quant’altro le serve, allora basta! A tutto c’è un limite e per me il limite è il diritto alla vita, in primo luogo per i bambini. Se mi negano questo, succede il finimondo”.   Per il giovane operaio della Bari Fonderie Meridionali non si possono accettare i diktat dei padroni della multinazionale […]
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Readazione di Operai Contro,

ti riporto le mie impressioni dopo la frequentazione del presidio degli operai BFM

 

“Io, posso morire anche di fame, non mi importa. Ma mia figlia no! Se vedo la mia bambina piangere perché non le posso comprare il latte, i biscotti e quant’altro le serve, allora basta! A tutto c’è un limite e per me il limite è il diritto alla vita, in primo luogo per i bambini. Se mi negano questo, succede il finimondo”.

 

Per il giovane operaio della Bari Fonderie Meridionali non si possono accettare i diktat dei padroni della multinazionale ceca DT, che dal 23 ottobre ha buttato in mezza alla strada i 100 operai della storica fabbrica barese. E così anche per gli altri operai uniti in presidio da quasi tre settimane.

 

Per tutti l’obiettivo è tornare a lavorare quanto prima. A nessuno interessa la cassa integrazione. “Con la legge Fornero dopo un anno è finita”, osserva un operaio. “Vogliamo quello che ci spetta: lavoro, dignità, rispetto. Non siamo disposti a perdere tempo in tavoli che ci sfiancherebbero, come è accaduto all’Om Carrelli elevatori. Se non ci danno, padroni, sindacati e istituzioni, le risposte che vogliamo, qua succederà un casino, qualcuno si farà male!”.

 

Gli operai hanno piazzato nel presidio tanti cartelli su cui hanno scritto: ’A CAP’ AGGIR’. In dialetto barese significa: LA TESTA GIRA, cioè pensa tanto, a vuoto, si agita, perché da troppo tempo non trova una soluzione. E quando la testa gira, può diventare cattiva: gli operai sono disposti a tutto, non sono disposti a farsi prendere per il naso da chicchessia.

 

’A CAP’ AGGIR’, contro le porcate dei padroni, i silenzi dei politici, i tavoli che portano allo sbando gli operai con le illusioni su ammortizzatori, incentivi, ricollocazioni, tutele e così via. Per gli operai la BFM non deve chiudere. Punto e basta, senza spazio per vigliacche elemosine!

 

SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA

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