CORRISPONDENZA OPERAIA DALLA TITAN

Nonostante l’assemblea di ieri (resoconto qui sotto) i funzionari Fiom e alcuni delegati alla Titan stanno trattando col padrone sulla chiusura della fabbrica, non rispettando il mandato dell’assemblea. TITAN – La FIOM si deve adeguare dopo l’assemblea di fabbrica del 10/11/2014 L’incontro avvenuto oggi, 10/11/2014, serviva ad affrettare la discussione nei dettagli sia dei piani industriali dei padroni, sia della nostra piattaforma per tenere aperto lo stabilimento. I padroni hanno iniziato con le solite slide, illustrando, nella prima fase, il  piano dettagliato di costi ed investimenti per Finale Emilia, riconfermando nei numeri la chiusura dello stabilimento Titan di Valsamoggia, […]
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Nonostante l’assemblea di ieri (resoconto qui sotto) i funzionari Fiom e alcuni delegati alla Titan stanno trattando col padrone sulla chiusura della fabbrica, non rispettando il mandato dell’assemblea.

TITAN – La FIOM si deve adeguare dopo l’assemblea di fabbrica del 10/11/2014

L’incontro avvenuto oggi, 10/11/2014, serviva ad affrettare la discussione nei dettagli sia dei piani industriali dei padroni, sia della nostra piattaforma per tenere aperto lo stabilimento.

I padroni hanno iniziato con le solite slide, illustrando, nella prima fase, il  piano dettagliato di costi ed investimenti per Finale Emilia, riconfermando nei numeri la chiusura dello stabilimento Titan di Valsamoggia, nel quale anche il reparto freni risultava a livello produttivo costante ma senza reali progetti d’investimento. Emergeva chiaramente la volontà d’investire solo su ricerca e sviluppo, mantenendo i loro brevetti ma abbandonando il processo di produzione: infatti rimarrebbe solo l’assemblaggio.

Nella seconda fase, l’azienda ha tentato di dare risposta alla serie di questioni da noi sollevate in forma scritta giovedì mattina, nelle quali sostenevamo la possibilità e la necessità di mantenere la fabbrica aperta.

Come prevedibile, i padroni hanno cassato ogni nostra proposta.

Altrettanto prevedibile la non–reazione da parte della FIOM che, come in tutti i tavoli precedenti, ha puntato ad accordi che condannano alla chiusura lo stabilimento di Valsamoggia, non prendendo minimamente in considerazione la possibilità di dare sostegno alla nostra piattaforma.

In definitiva, un altro tavolo sprecato dalla FIOM nel discutere su come meglio accordarsi per la chiusura della fabbrica, cercando di ricavare elemosine in termini di incentivi e fantomatiche ricollocazioni. Dal primo tavolo ad oggi non si è parlato d’altro che di chiusura della fabbrica: è chiaro il disegno della FIOM ? A noi pare lampante…

Concluso dunque l’ennesimo tavolo nel quale si sono considerate solo le proposte dei padroni, si è arrivati all’assemblea di fabbrica delle 15.30.

La FIOM ha presentato i contenuti dell’incontro con i padroni e, come nelle assemblee precedenti, ha tentato con ennesimi ricatti di far ingoiare ai lavoratori – già intimoriti dalla richiesta di licenziamento – l’inevitabilità di arrivare ad un accordo che preveda solo possibili tutele per i licenziamenti, tutele che, assai più inevitabilmente, porteranno alla miseria.

Questa volta non ce l’hanno fatta!

Infatti, dopo la loro esposizione, sono iniziati gli interventi degli operai, i quali, uno dopo l’altro, hanno ribadito la volontà di lottare e non cadere nei ricatti. Inoltre, vista la dura posizione dei padroni per la chiusura della fabbrica, molti interventi affermavano la necessità di ripristinare il blocco merci, senza più nessun allentamento.

L’assemblea dei lavoratori ha espresso chiaramente la propria posizione: NESSUN RICATTO E NESSUN CEDIMENTO, LA FABBRICA DI VALSAMOGGIA NON SI DEVE CHIUDERE.

I padroni erano certi che l’assemblea sarebbe andata nel verso giusto, confidando nella capacità della FIOM di persuadere gli operai, ma questa volta hanno entrambi fatto male i conti, tanto la FIOM quanto i padroni. Questa volta, “come Dio comanda”, a decidere sono stati gli operai.

Nessun freno e nessun disco usciranno fuori dai cancelli. I padroni sono in ginocchio!

Domani alle ore 11.00 è prevista una RSU, mentre i padroni hanno supplicato un altro incontro per le 14.30….

Gli operai Titan contrari alla chiusura e il delgato Rsu, Paolo.

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2 Comments

  1. Sempar

    Benissimo Paolo, abbiamo sicuramente 2 RSU di cui ci si può fidare! E venerdì 14 GRANDE manifestazione al fianco del mondo metalmeccanico. Spiace solo non essere abbastanza vicino (e sufficientemente libero negli spostamenti) da venire al presidio. Non mollate un millesimo di millimetro, sono già in ginocchio a piagnucolare!
    Saluti Operai da Pavia

  2. Kira

    La maggior parte dei lavoratori hanno accettato quello che l’azienda ha proposto, io che sono una lavoratrice della TITAN mi vergogno del loro comportamento!