LANDINI IL NUOVO PIFFERAIO MAGICO

Redazione di Operai Contro, abbiamo fotocopiato il comunicato  , Operai allo sbando, Padroni soddisfatti, e siamo andati a diffonderlo al presidio degli operai della AST (Acciaio Speciale Terni ) in presidio nei tre ingressi della fabbrica. In città, gli operai oltre alla produzione, hanno anche bloccato la strada che passa davanti allo stabilimento.  I tre ingressi sono presidiati da circa  da circa 150 operai. Il discorso è inevitabilmente caduto sulle manganellate di Roma e l’intuizione dell’operaio di Milano avanzata qualche giorno fa sul telematico è stata confermata da diversi operai del presidio. “Blocchiamo la stazione Termini” ha gridato qualcuno […]
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Redazione di Operai Contro,
abbiamo fotocopiato il comunicato  , Operai allo sbando, Padroni soddisfatti, e siamo andati a diffonderlo al presidio degli operai della AST (Acciaio Speciale Terni ) in presidio nei tre ingressi della fabbrica.
In città, gli operai oltre alla produzione, hanno anche bloccato la strada che passa davanti allo stabilimento.
 I tre ingressi sono presidiati da circa  da circa 150 operai.
Il discorso è inevitabilmente caduto sulle manganellate di Roma e l’intuizione dell’operaio di Milano avanzata qualche giorno fa sul telematico è stata confermata da diversi operai del presidio.
“Blocchiamo la stazione Termini” ha gridato qualcuno degli operai umbri a piazza Indipendenza , qualche minuto prima di essere caricati.
Volevano infrangere il rituale.
Dopo essere stati pestati gli operai  erano riusciti ad isolare un gruppo di manganellatori, le intenzioni, dicono gli operai al presidio di Terni non erano certamente ghandiane.
A questo punto si è frapposto Landini ,“il pifferaio magico,” che ha convinto  gli operai a non “passare dalla parte del torto “ cioè a tenersi cristianamente le botte ricevute.
Renzi lo ha voluto ringraziare personalmente  ricevendolo a Palazzo Chigi, le televisioni hanno dedicato al “pifferaio magico” Landini buona parte dei Tg.
Una bella passerella a spese degli operai della AST.
Dopo i  recenti fischi  degli operai alla Camusso, in diverse piazze,  i padroni pensano che un altro “pifferaio” sarà in grado di rabbonire gli operai.
I padroni non hanno scelta, devono tenere gli operai sottomessi con qualsiasi mezzo.
I padroni in condizioni particolari possono anche concedere qualche cosa agli operai combattivi per blandirli, per evitare che la ribellione si diffonda.
Che la ribellioni si organizzi.
Quello che i padroni non possono fare è  di disfarsi degli operai, senza schiavi non c’è profitto, ma la schiavitù genera ribellione.
Per gli operai è diverso, possono scegliere.
Scegliere di trattare con i padroni per rafforzarsi, organizzarsi per  avere la forza di  disfarsi definitivamente dei padroni e del loro sistema di schiavitù.
 
AsLO- Lazio
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