Ilserv, 200 operai in cassa integrazione

Redazione di Operai Contro, dopo le manganellate, la disponibilità dei sindacalisti venduti, l’assicurazione di Renzi sulla riduzione degli esuberi aumentando i licenziamenti volontari,continua il piano dell’AST di ridurre gli operai e diomnuire i salari. Dal Messaggero di Terni RERNI:E’ arrivata verso le di due di questa notte l’annuncio che 200 operai su 330 della Ilserv, ditta appaltante e consociata di Ast saranno messi da oggi in cassa integrazione. La notizia era nell’aria dopo che il management di Ilserv era andato via in serata da Terni annunciando che Ast non aveva accolto la loro proposta di modifica degli appalti. Nella […]
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Redazione di Operai Contro,

dopo le manganellate, la disponibilità dei sindacalisti venduti, l’assicurazione di Renzi sulla riduzione degli esuberi aumentando i licenziamenti volontari,continua il piano dell’AST di ridurre gli operai e diomnuire i salari.

Dal Messaggero di Terni

RERNI:E’ arrivata verso le di due di questa notte l’annuncio che 200 operai su 330 della Ilserv, ditta appaltante e consociata di Ast saranno messi da oggi in cassa integrazione.

La notizia era nell’aria dopo che il management di Ilserv era andato via in serata da Terni annunciando che Ast non aveva accolto la loro proposta di modifica degli appalti.

Nella notte il management della casa madre inglese si è riunito ed è arrivato alla decisione di mettere in cassa integrazione 200 operai.

Subito la sede di Confindustria è stata presidiata sia dagli operai Ilserv sia da quelli dell’Ast che tornavano da Roma. La decisione, hanno piegato i manager, è stata presa per il totale rifiuto da parte di Ast di qualunque intermediazione.

Ast ha posto come limite il taglio del 20 per cento del costo degli appalti. «La cosa paradossale è che se domani finisse lo sciopero – dicono i sindacati – la fabbrica non potrebbe ripartire perchè i servizi di Ilserv sono fondamentali per il suo funzionamento. E’ l’ennesima provocazione dell’ad Morselli e l’ennesimo segnale che si vuole smantellare la fabbrica».
Un lavoratore di Terni

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