Isis, Nato: “Pronto intervento su confine turco”. Jihadisti avanzano a Kobane

CRONACA DELLA TERZA GUERRA MONDIALE “Se sul confine turco-siriano si dovessero intensificare le minacce dell’Isis, la Nato è pronta a intervenire in difesa di Ankara“. E’ quanto annunciato dal comandante militare della Nato, Philip Breedlove. I militanti dello Stato islamico hanno nuovamente preso il controllo della collina di Kobane dopo che all’inizio del mese i curdi erano riusciti a sottrarla dal loro potere. I combattimenti si sono susseguiti durante la notte e le milizie dell’Isis stanno tentando di prendere la città attaccandola su tre fronti. La coalizione internazionale contro lo Stato islamico (exIsil), guidata dagli Stati Uniti, ha compiuto quattro attacchi aerei sul […]
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CRONACA DELLA TERZA GUERRA MONDIALE

“Se sul confine turco-siriano si dovessero intensificare le minacce dell’Isis, la Nato è pronta a intervenire in difesa di Ankara“.

E’ quanto annunciato dal comandante militare della Nato, Philip Breedlove. I militanti dello Stato islamico hanno nuovamente preso il controllo della collina di Kobane dopo che all’inizio del mese i curdi erano riusciti a sottrarla dal loro potere. I combattimenti si sono susseguiti durante la notte e le milizie dell’Isis stanno tentando di prendere la città attaccandola su tre fronti.

La coalizione internazionale contro lo Stato islamico (exIsil), guidata dagli Stati Uniti, ha compiuto quattro attacchi aerei sul campo petrolifero nell’est della Siria, vicino al confine con l’Iraq, mentre il presidente Francois Hollande ha fatto sapere che le truppe francesi hanno lanciato nuovi raid aerei in Iraq contro obiettivi dell’ex Isil.

Ormai tutti bombardano

I civili sono le maggiori vittime delle stragi dei bombardieri

Nato: pronti a intervenire per difendere la Turchia
“Se Ankara vedesse la necessità che la Nato sia più coinvolta via terra e le chiede aiuto, la Nato è pronta. Lavoreremo insieme per affrontare questa sfida sul confine”. Così il comandante militare della Nato, Philip Breedlove. L’Alleanza aveva già fornito alla Turchia un sistema di difesa missilistica, il Patriot, che aveva schierato al confine con la Siria. Frederick Hodges, ha aggiunto che i combattenti provenienti dall’Europa occidentale e Nord America che rientrano in patria dalla Siria o dall’Iraq rappresentano una minaccia. “Migliaia di questi giovani radicalizzati arrivano dagli Stati Uniti e dal Canada e da quasi tutti i Paesi d’Europa fino in Siria per unirsi allo Stato islamico, fare esperienza per poi portarla in patria. Questa è una minaccia seria e penso che ogni nazione dell’alleanza sia preoccupata”.

Se la Nato interviene, anche i soldati della repubblica italiana saranno impegnati direttamente nella terza guerra mondiale.

Intanto la guerra mondiale si estende: Canadà e USA

I militanti Isil vicini alla collina di Kobani

“Kobani è stata testimone di feroci scontri da ieri sera in quella che si può definire la notte peggiore della città da quando è iniziato l’assedio”, così si è espresso Idris Nassan, vice ministro degli affari esteri dell’amministrazione civile curda di Kobani. L’osservatorio siriano per i diritti umani, infatti,  ha reso noto che i militanti dello Stato islamico hanno nuovamente preso il controllo della collina vicino alla città. I combattenti curdi si sono ritirati dalla zona di Tel Shair dopo che, un mese fa, erano riusciti a mettere i fuga gli estremisti islamici. L’Isis sta tentando di espugnare la città su tre fronti e sul lato orientale di Kobani sono state segnalate vittime in entrambe le parti. 

I combattenti Curdi hanno mangiato le polpette avvelenate della grande coalizione di Obama.

I Curdi combattono per difendere la grande coalizione di Obama

I curdi si fanno massacrare per il Dittatore Siriano Saddam e per i padroni Russi

I curdi si fanno massacrare per difendere i padroni turchi

I primi risultati dei raid aerei sui jihadisti


Questa settimana il Comando centrale degli Stati Uniti aveva fatto sapere che le forze Usa hanno condotto oltre 135 bombardamenti contro i militanti dell’Isil a Kobani e nei dintorni, uccidendo centinaia di combattenti, ma l’ISIS avanza ugualmente

Guerra alla guerra dei padroni

Un osservatore

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