La finanziaria antioperaia e antipopolare

Caro Operai Contro, come avevi ampiamente previsto, il taglio alla spesa  annunciato e poi presentato da Renzi in parlamento con la legge di stabilità, si concretizza con tagli alla sanità, ai trasporti, ai servizi sociali. Renzi frega gli operai e si fa bello davanti ai padroni regalando loro: – l’azzeramento dell’articolo 18; – 5 miliardi di tagli della tassa Irap per le aziende; – 1,9 miliardi regalati alle aziende con l’abolizione dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato. Renzi al contrario taglieggia le buste paga a quegli operai e lavoratori che, chiedendo il Tfr in busta paga, […]
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Caro Operai Contro,

come avevi ampiamente previsto, il taglio alla spesa  annunciato e poi presentato da Renzi in parlamento con la legge di stabilità, si concretizza con tagli alla sanità, ai trasporti, ai servizi sociali.

Renzi frega gli operai e si fa bello davanti ai padroni regalando loro:

– l’azzeramento dell’articolo 18;

– 5 miliardi di tagli della tassa Irap per le aziende;

– 1,9 miliardi regalati alle aziende con l’abolizione dei contributi per i nuovi assunti a tempo indeterminato.

Renzi al contrario taglieggia le buste paga a quegli operai e lavoratori che, chiedendo il Tfr in busta paga, se lo vedranno tassato con le aliquote progressive Irpef, non considerando che come quota accantonata è già stato tassato.

7 miliardi di tagli alla spesa (di cui 4 alle regioni), che Renzi scarica su comuni, provincie, regioni. Queste ultime tramite i loro presidenti s’incazzano perché tocca loro l’impopolarità di tagliare sopratutto la sanità i, i trasporti e i servizi.

Non ci impressionano certo i toni dei presidenti delle regioni nei confronti di Renzi. Troppe volte abbiamo visto farse tra i politicanti dei padroni, come (vedi Pd), i famosi oppositori al taglio dell’articolo 18, alla fine avevano un unica preoccupazione: votare in linea con Renzi e poi continuare a giocare al “dibattito serrato”.

3,8 miliardi Renzi dichiara di recuperarli con la lotta all’evasione fiscale. Quindi con una mano ai padroni regala 6,9 miliardi di euro (5 + 1,9), con l’altra mano ne rivuole dagli stessi padroni 3,8 miliardi sotto forma di tasse.

3,6 miliardi Renzi conta di recuperarli con nuove raccolte del “risparmio”, titoli di Stato, certificati postali ecc. In questo modo getta benzina sul fuoco del debito pubblico, che si alimenta con nuove uscite dello Stato per pagare gli interessi sul debito.

” Matteo Renzi cialtrone nella forma, antioperaio nei contenuti”, così titolava il comunicato del Partito Operaio, poche settimane dopo la formazione del governo Renzi,

Scioperiamo e scendiamo in piazza, contro il governo Renzi antioperaio e antipopolare.

Saluti da un affezionato lettore.

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