Sciopero contro licenziamenti Akhela

Redazione Operai Contro, Vi invio un articolo che al giorno d’oggi rispecchia  la normalità delle notizie negative del mondo del lavoro, licenziamenti di operai come in tanti altri casi, ma in questo caso il padrone che licenzia i suoi dipendenti è colui invece che sta spendendo un sacco di milioni di euro per acquistare calciatori importanti e con stipendi elevatissimi. Moratti il petroliere milanese, famoso da decenni in tutto il mondo per essere presidente di una squadra di calcio di serie A importante, non viene sputtanato dalla stampa e dalle tv per i licenziamenti che sta effettuando agli operai della Akhela . Stipendi […]
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Redazione Operai Contro,

Vi invio un articolo che al giorno d’oggi rispecchia  la normalità delle notizie negative del mondo del lavoro, licenziamenti di operai come in tanti altri casi, ma in questo caso il padrone che licenzia i suoi dipendenti è colui invece che sta spendendo un sacco di milioni di euro per acquistare calciatori importanti e con stipendi elevatissimi.

Moratti il petroliere milanese, famoso da decenni in tutto il mondo per essere presidente di una squadra di calcio di serie A importante, non viene sputtanato dalla stampa e dalle tv per i licenziamenti che sta effettuando agli operai della Akhela .

Stipendi da nababbi ai calciatori che giocano e licenziamenti agli operai che sgobbano per 800 euro al mese.

Se i mass media non lo dicono  questo, vi prego di pubblicare voi questa notizia.

Un vostro affezionato lettore.

Nuovo sciopero di 8 ore e due presidi davanti alla Saras a Sarroch e a Milano per salvare il posto di lavoro. E’ proseguita ieri mattina la protesta dei dipendenti Akhela, società del gruppo Solgenia che fornisce un servizio esterno di manutenzione alla raffineria. Dalle 8 circa 70 lavoratori a Sarroch e 40 a Milano hanno dato vita ad un volantinaggio per spiegare le ragioni della vertenza. Per 49 di loro è stata avviata la procedura di mobilità e sono arrivate le prime 22 lettere di licenziamento.

Valeria Coviello, del direttivo Fiom-Cgil, una dei due delegati licenziati dall’azienda – per 49 di noi è stata avviata la procedura di mobilità e sono arrivate le prime 22 lettere di licenziamento, tra queste anche la mia. L’azienda non deve morire”. La speranza è riposta nell’incontro di martedì 21 ottobre, alle 11, tra Akhela e sindacati in Confindustria a Cagliari. “Ribadiremo la richiesta del piano industriale che rilanci l’azienda, il blocco dei licenziamenti, di eventuali trasferimenti e cessioni di ulteriori rami d’azienda”. (ANSA).

 

 

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