China Labour Watch   

 Rassegna srampa Continua il supersfruttamento dei lavoratori nel gruppo Jabil fornitore di Apple Inchiesta di China Labor Watch sulle fabbriche cinesi del gruppo americano Jabil a Wuxi, in Cina, che producono i coperchi di iPhone 6. L’inchiesta è stata condotta tramite investigatori che sono entrati come operai nella fabbrica Jabil Green Point. Orario di lavoro settimanale che arriva fino a 77 ore, straordinari accumulati fino a 158 ore (quattro volte le 36 ore previste dalla legge cinese) con un salario ancora inferiore alla media locale; insicurezza delle condizioni di lavoro. Diverse le violazioni rilevate, discriminazione nelle assunzioni contro donne […]
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 Rassegna srampa

Continua il supersfruttamento dei lavoratori nel gruppo Jabil fornitore di Apple

Inchiesta di China Labor Watch sulle fabbriche cinesi del gruppo americano Jabil a Wuxi, in Cina, che producono i coperchi di iPhone 6. L’inchiesta è stata condotta tramite investigatori che sono entrati come operai nella fabbrica Jabil Green Point.

Orario di lavoro settimanale che arriva fino a 77 ore, straordinari accumulati fino a 158 ore (quattro volte le 36 ore previste dalla legge cinese) con un salario ancora inferiore alla media locale; insicurezza delle condizioni di lavoro.

Diverse le violazioni rilevate, discriminazione nelle assunzioni contro donne incinta, minoranze etniche, bustarelle per le assunzioni, mancanza di preparazione per la sicurezza con falsificazione della certificazione a riguardo, ambiente di lavoro insalubre, e mancanza di sicurezza sul lavoro, obbligo di straordinari eccessivi, pause abbreviate, condizioni di vita miserevoli, e dipendenza da un alto numero di straordinari per guadagnare un salario vitale.

Le condizioni risultanti dall’inchiesta del 2014 non sono diverse, anzi forse peggiori, di quelle rilevate nel 2013: gli straordinari obbligatori richiesti arrivano fino a 158 ore. Da una parte Apple continua a migliorare i propri prodotti, le condizioni di lavoro di chi li produce non migliorano.

Il gruppo

Jabil Green Point dello Wuxi è stato fondato nel 2005, e si trova nella Zona di Nuova Tecnologia Nazionale e di Sviluppo Industriale di Wuxi, nella provincia di Jingsu. È una filiale di proprietà del gruppo americano Jabil, che produce prodotti di servizi elettronici commissionati da grandi gruppi dell’elettronica. Il gruppo comprende 3 distretti di produzione, Green Point, Green Xin e Green Mei.

Gli investimenti complessivi sono finora pari a $407 mn.; quando i siti di produzione saranno terminati occuperanno circa 30 000 salariati.

Reclutamento e assunzioni

L’agenzia per l’impiego locale che fornisce lavoratori riceve a Jabil, riceve una commissione più alta di quella fornita da altre società, pari a circa $244, che oscilla dai $130 ai $407, a seconda del della domanda di lavoro nel corso dell’anno. I lavoratori assunti pensano che la commissione richiesta all’azienda rifletta buone condizioni di lavoro nella fabbrica, in realtà è una quota dell’alta quota di plusvalore che verrà da loro estratto.

Per essere assunti i lavoratori devono sottoporsi ad un colloquio di lavoro e a una visita fisica, pagare all’agenzia una parcella seguire un corso di orientamento di una giornata, rispondere ad un questionario; al secondo giorno di lavoro ricevono il contratto di lavoro.

L’agenzia non fa assumere donne incinta o operai di minoranze etniche, come uiguri o tibetani.

Ambiente di lavoro e sicurezza

Aria impregnata di vapori di benzina usata per la produzione dei coperchi in metallo dei cellulari, La benzina impegna anche vestiti e capelli e pelle dei lavoratori; benzina che ricopre il pavimento e che gocciola anche da sopra le teste; forti rumori dei macchinari.

Data la forte domanda, viene utilizzato per la produzione anche un edificio ancora in costruzione, con impalcature e gru e vari macchinari edili e rifiuti ancora sul posto, che rendono insicuro l’ambiente; osservati anche crolli di parti del soffitto.

Igiene, condizioni di lavoro

Mancanza di igiene nel self service; scorie di metallo, acqua sporca sul pavimento dei vialetti, sdrucciolosi.

Sono pochi i lavoratori a lungo termine perché la maggior parte dei lavoratori non riesce a sopportare a lungo l’intensità del lavoro e la pressione dei capi, che vitano loro di parlare con i compagni. Se viene rilevato un prodotto difettoso i lavoratori vengono multati; ai lavoratori vengono assegnate quote  di produzione; se sono alte le linee di produzione sono strapiene di pezzi, che impediscono la fluidità del lavoro.

Le pause di 10 minuti ogni due ore di lavoro non vengono rispettate se la produzione lo richiede.

Sono previsti due pasti al self service durante un turno di 12 ore, costo $1,2 ognuno; il cibo non consumato può essere asportato; se un lavoratore ne vuole meno la parte mancante viene compensata su una tessera aziendale, che può essere usata per comperare altro nella fabbrica, ad es. latte o frutta. A fine mese però la tessera viene azzerata, e il lavoratore perde il valore azzerato.

La fabbrica fornisce gli alloggi ai lavoratori di alcuni siti, si tratta di dormitori che ospitano 8 persone e hanno un servizio igienico comune, l’acqua calda non è sufficiente; non è fornita acqua potabile, che i lavoratori devono comperarsi. Non sempre gli occupanti dell’alloggio hanno lo stesso turno di lavoro …

Salari e integrazioni

Di seguito la tabella salariale di un lavoratore di Jabil. Con 90 ore di straordinario nel mese di agosto (dovevano essere di più ma è andato in ferie) il salario loro è stato di $570, dedotte previdenza sociale, affitto e servizi, il salario netto è di circa $488. Metà o più del salario proviene dagli straordinari.

Il salario medio mensile di Wuxi nel 2013 era di $773, per avere un salario inferiore del 15-25% alla media locale, i lavoratori di Jabil devono fare turni di 12 ore per sei o sette giorni la settimana.

I salari mensili di Jabil consistono in una paga base ($277), un bonus di produttività (variabile…), un bonus  riferito alle quote di produzione (variabile tra i $12 e i $16); un bonus di piena presenza ($16); gli straordinari (retribuiti in base alla legge), ci sono maggiorazioni per il turno notturno ($1,62 per notte), per l’anzianità di servizio ($19,5 dopo 4 anni).

I salariati di Jabil non ricevono probabilmente la previdenza sociale come previsto dalla legge (10,5% viene versato dal salario lordo, e 31,5% del salario loro deve essere pagato dal padrone.), il che significa salario non pagato che potrebbe equivalere a centinaia di migliaia di $ al mese.

Orario e permessi

Gli accordi contrattuali della fabbrica prevedono 6 giorni di lavoro e uno di riposto; ogni turno dura 12 ore: 2 ore per pause pranzo, e due ore sono straordinari obbligatori, 8 ore di lavoro ordinario.

In realtà i salariati di Jabil sono costretti a accumulare 100-158 ore di straordinari al mese, equivalenti a 2-4 volte il limite per legge di 36 ore.

dopo l’estate la direzione aziendale ha comunicato la possibilità di lavorare anche nei giorni di riposto, domenica compresa, e molti lavoratori l’hanno fatto

Il carico di lavoro è aumentato e le pause di 1 ora per i pasti sono state tagliate a ½ ora. Risultato ora i lavoratori lavorano per 11 ore al giorno, sei sette giorni la settimana, per rispondere alla forte domanda di iPhones.

Se un lavoratore chiede un permesso per riposare; quando, e non sempre, il permesso viene concesso, viene dedotta una quota del salario.

Per un permesso per motivi di salute il lavoratore deve presentarsi in una struttura ospedaliera e riempire un modulo; se le formalità non sono espletate in modo corretto l’assenza non è giustificata e viene dedotta dal salario.

Premi e punizioni

Sono previste 8 situazioni che meritano un premio, ma di fatto i lavoratori non ne ricevono mai.

Sono previste punizioni in caso di violazione delle regole o di revoca del contratto; i capo reparti valutano il comportamento dei lavoratori. I lavoratori possono presentare reclamo o a voce o per telefono, e i reclami vengono pubblicati nella bacheca del self service; nessuno dei lavoratori intervistati l’ha però mai fatto.

Dimissioni

Un lavoratore non ha il diritto di dimettersi se le dimissioni non vengono accettare dal capo-reparto, cosa che succede quasi sempre. Il che significa che, se se ne va ugualmente, non gli vengono riconosciute le spettanze.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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