I PADRONI DELL’OLIVETTI SAPEVANO DEI RISCHI DELL’AMIANTO

Redazione di Operai Contro. In Abruzzo si è riunito l’Osservatorio nazionale amianto (Ona). “In Italia il registro dei mesoteliomi dice che si verificano circa 1.400 nuovi casi a livello nazionale. Le nostre stime, però – afferma presidente nazionale dell’Ona, Ezio Bonanni – ci fanno parlare di circa duemila per il 2013. Stimiamo in circa cinquemila i morti all’anno in Italia per tumori connessi all’amianto”. E la strage degli operai fatta dai padroni durerà ancora decine d’anni Cinquemila morti all’anno e papa Francesco non organizza una crociata di bombardamento contro i padroni. All’Olivetti non è finita Ci sono altri 10 […]
Condividi:

Redazione di Operai Contro.

In Abruzzo si è riunito l’Osservatorio nazionale amianto (Ona). “In Italia il registro dei mesoteliomi dice che si verificano circa 1.400 nuovi casi a livello nazionale. Le nostre stime, però – afferma presidente nazionale dell’Ona, Ezio Bonanni – ci fanno parlare di circa duemila per il 2013. Stimiamo in circa cinquemila i morti all’anno in Italia per tumori connessi all’amianto”.

E la strage degli operai fatta dai padroni durerà ancora decine d’anni

Cinquemila morti all’anno e papa Francesco non organizza una crociata di bombardamento contro i padroni.

All’Olivetti non è finita

Ci sono altri 10 casi di morti per esposizione all’amianto, alla Olivetti.

Non a per nulla, mesi fa, la Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo bis, parallelo all’inchiesta appena terminata, quella sui 13 decessi accertati e i due malati di mesotelioma pleurico, che ha portato a 39 indagati, tra cui nomi eccellenti, come Carlo De Benedetti, Corrado Passera, Elserino Piol e Roberto Colaninno. Lo conferma il procuratore capo della Repubblica di Ivrea, Giuseppe Ferrando.

Procuratore, c’è il rischio che l’indagine appena conclusa sia soltanto la punta dell’iceberg?
«I dati che ci arrivano dai medici dell’Asl che hanno lavorato con noi in questi due anni dicono questo, purtroppo. Sappiamo che il mesotelioma pleurico è una malattia che ha un periodo di incubazione molto lungo e temiamo che l’ondata di morti, quella più pesante, debba ancora arrivare».
«I vertici dell’azienda, a partire dai presidenti, dagli amministratori delegati, fino ai consiglieri di amministrazione che si sono succeduti negli anni presi in esame dalla nostra inchiesta, dovevano sapere del pericolo a cui venivano sottoposti i lavoratori. Anche soltanto il fatto di ipotizzare che non lo sapessero, per quel che ci riguarda, rappresenta una colpa diretta».
Purtroppo se aspettiamo la magistratura, la strage dell’amianto diventerà una barzelletta.
Un Operaio di Torino
Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.