Ducati, in fabbrica anche la domenica. Operai votano sì alla bozza d’intesa

Redazione di Operai Contro, ho trovato sul fattoquotidiano l’accordo sottoscritto alla ducati di Borgo Panicale Lo riporto Non ho capito se è favorevole agli operai Per me favorisce il padrone Si può aprire una discussione su questo accordo? Un operaio ” Dal primo ottobre le tute blu della Ducati passeranno in fabbrica anche la domenica. Lo hanno deciso con un voto segreto gli stessi operai, mettendo la firma sotto a un accordo che da un lato cambia una volta per tutte i ritmi e i turni di lavoro nello stabilimento di Borgo Panigale, dall’altro porta a Bolognaun investimento di 11,5 […]
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Redazione di Operai Contro,

ho trovato sul fattoquotidiano l’accordo sottoscritto alla ducati di Borgo Panicale

Lo riporto

Non ho capito se è favorevole agli operai

Per me favorisce il padrone

Si può aprire una discussione su questo accordo?

Un operaio

Dal primo ottobre le tute blu della Ducati passeranno in fabbrica anche la domenica. Lo hanno deciso con un voto segreto gli stessi operai, mettendo la firma sotto a un accordo che da un lato cambia una volta per tutte i ritmi e i turni di lavoro nello stabilimento di Borgo Panigale, dall’altro porta a Bolognaun investimento di 11,5 milioni e 13 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.

I lavoratori hanno votato e approvato con una maggioranza del 71% la bozza d’intesa predisposta dai sindacati regionali e locali Fim, Fiom e Uilm, dalla Rsu di Ducati e dall’azienda, dal 2012 parte delgruppo tedesco Audi. Il segretario regionale Fiom-Cgil Bruno Papignani ha definito l’accordo “necessario” perché “tiene in equilibro le esigenze aziendali e quelle dei lavoratori, consolidando la stabilità e lo sviluppo aziendale”.

L’intesa prevede un nuovo sistema, che passa da 15 a 21 turni (mattina, pomeriggio e sera, ciascuno di otto ore) spalmati su tutta la settimana e organizzati su tre giorni lavorativi, più due di riposo. “I lavoratori avranno un orario medio settimanale di 30 ore, retribuite 40, e la pausa giornaliera di 30 minuti, a cui va aggiunto un sostanziale incremento delle indennità di disagio per i turni”, ha spiegato Papignani.

Per Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati, “questo accordo getta le basi per un’importante aumento di produttività che rende più vantaggiosi gli investimenti e apre la strada a nuovi posti di lavoro. E’ un accordo – ha detto – che recepisce la necessità di cambiamento, come risposta ad un continuo inasprimento dello scenario competitivo fra le nazioni”. Gli 11,5 milioni nei prossimi 5 anni consentiranno inoltre di migliorare le produzioni di alberi a camme e alberi motore e di consolidare lo stabilimento come centro mondiale di riferimento per le lavorazioni meccaniche di eccellenza.

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1 Comment

  1. gigi

    Sono Gigi di Carugate in provincia di Milano e lavoro in una ditta metalmeccanica di Monza ,ma preferisco non farne il nome perché purtroppo sono stato assunto con un contratto a tempo determinato che mi rinnovano di mese in mese oramai da sette mesi. In totale siamo con questo tipo di contratto in quattro ragazzi e sul posto di lavoro ci sentiamo ricattati dai nostri capi tutti i giorni perché sanno che un nostro rifiuto ad un comando di lavoro ci comporta un rischio al rinnovo del nostro contratto. Che schifo questa situazione, non ne possiamo più. Il lavoro è sempre tanto e faticoso, in mezzo alla polvere e al grasso delle macchine di produzione che lavorano laminati ferrosi. Quelle poche occasioni che parliamo con i delegati sindacali presenti in fabbrica della nostra situazione contrattuale e lavorativa ci dicono che questi sono i tempi e che dobbiamo accettare così come vengono le cose in attesa di un cambiamento delle leggi attuali del sistema del lavoro. Insomma sottomessi dai capi del padrone e nessuno dei colleghi che ci dà una mano.

    Questa mia premessa è per intervenire a riguardo di quell’operaio che vi ha scritto in merito all’accordo firmato in Ducati di Borgo Panigale.Tale accordo è sicuramente favorevole al padrone, non ci sono dubbi. Per il padrone che come viene detto nell’articolo è pieno di commesse di lavoro farà in misura ancora maggiore i suoi profitti potendo usufruire di personale tutti i giorni della settimana compresi i festivi con ulteriori sgravi fiscali a scapito degli operai costretti a lavorare di domenica. Non credo proprio che gli operai entrino volentieri al lavoro sia al sabato che alla domenica, presumo invece che siano sempre gli stessi poveri operai costretti e ricattati assunti apposta con questo accordo tant’è che il voto è stato in modalità segreto e con la spinta del sindacato esterno compiacente al padrone. Ma perché il sindacalista della Fiom Cgil Papignani ed anche gli altri suoi colleghi Cisl e Uil non entrano loro a lavorare la domenica ? Facile fare il difensore degli operai con il culo degli altri. E poi visto che il Papignani sbava tanto per il risultato ottenuto ” equilibrio tra esigenze aziendali e dei lavoratori, consolidando la stabilità e lo sviluppo aziendale” sappia invece che le esigenze degli operai sono ben altre e non corrispondono ad altro sfruttamento in più della domenica. Gli investimenti della Ducati per una aumento della produttività li avrebbero fatti ugualmente e assumendo lo stesso altri operai, sono convinto anche senza la necessità di far lavorare i nuovi assunti alla domenica. Ritengo che il sindacato abbia sbagliato ha siglare questo accordo che in sostanza favorisce solo i padroni della Ducati e ricatta ulteriormente gli operai che non hanno l’obiettivo sicuramente del lavoro domenicale. Io la penso così, e mi spiace molto che noi operai veniamo ricattati in tutti i modi dai padroni ma soprattutto mi incazzo se i padroni lo fanno con l’aiuto dei sindacati.