NOTE, A MARGINE, DELLE NOTIZIE.

Redazione, Vorrei commentare, fuori tempo, una serie di fatti di cronaca. Il dovere della controinformazione significa anche non farsi “dettare l’agenda” dai professionisti dell’informazione, spesso al soldo della borghesia. “È TUTTA COLPA DELL’ABUSIVISMO”. È questa l’affermazione che si è sentita ripetere dopo l’ennesimo alluvione, nel Gargano: tutti a puntare il dito, oltre alla natura avversa, alle case costruite abusivamente. Adesso nessuno più si occupa del dissesto territoriale, ma io non voglio aspettare la prossima disgrazia per contro commentare queste ovvietà. A sentire i giornalisti sembra che l’abusivismo sia una sciagura venuta sulla Terra chissà come! “Tutte quelle case costruite […]
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Redazione,

Vorrei commentare, fuori tempo, una serie di fatti di cronaca. Il dovere della controinformazione significa anche non farsi “dettare l’agenda” dai professionisti dell’informazione, spesso al soldo della borghesia.

“È TUTTA COLPA DELL’ABUSIVISMO”. È questa l’affermazione che si è sentita ripetere dopo l’ennesimo alluvione, nel Gargano: tutti a puntare il dito, oltre alla natura avversa, alle case costruite abusivamente. Adesso nessuno più si occupa del dissesto territoriale, ma io non voglio aspettare la prossima disgrazia per contro commentare queste ovvietà.

A sentire i giornalisti sembra che l’abusivismo sia una sciagura venuta sulla Terra chissà come! “Tutte quelle case costruite sul ciglio dei torrenti, a pochi metri dalla costa, in palese inosservanza delle direttive regionali, nazionali, ma anche del buon senso, sono un’offesa del territorio”, si è sentito ripetere, spesso, in quei giorni. Ma le case si costruiscono da sole, o spuntano come funghi durante la notte? Perché nessuno mai interviene durante la erezione delle abitazioni, spesso costruite in bella vista sulle strade principali? Se un poliziotto, o un qualsiasi “tutore dell’ordine”, sorprende uno scippatore lo arresta perché è in fragranza di reato, come mai i costruttori non vengono bloccati appena iniziano i lavori, perché i vigili, i carabinieri non intervengono? Tutto il territorio italiano è stato devastato dal cosi detto abusivismo, interi villaggi turistici, sfilze di “case vacanze”, possibile che nessuno si è accorto di nulla? Oppure si è lasciato costruire per poi, eventualmente, demolire, così si fa “girare” l’economia? Allora l’abusivismo è il prodotto di questa società , ma anche dei tanti che si “fanno i fatti propri”! La difesa del territorio è un dovere rivoluzionario!

Che dire, poi, del dissesto territoriale “legale”, io stesso ho documentato come la Facoltà di Ingegneria  e Architettura di Enna è stata costruito sul ciglio di un torrente (per ora) a secco … http://www.operaicontro.it/?p=9755716185.

ENNESIMA STRAGE (PER IL PROFITTO) NEL MEDITERRANEO. Non voglio parlare dei fatti di cronaca, ampiamente documentati anche su queste pagine, ma di come i fatti sono stati affrontati.

Innanzitutto va rilevatala persistente abitudine di appellare le persone con aggettivi (migranti? Clandestini? Profughi? Esseri umani cavolo!), consuetudine sempre più diffusa nei mass media. Be, nulla di strano, il capitale considera le persone dei fattori produttivi! Categorizzare gli uomini non è solo un fatto semantico, serve per non immaginare questa povera gente simile a noi, e lavarsi le coscienze! Non a caso, negli ultimi tempi, questa consuetudine sta prendendo sempre più piede, basta seguire un qualsiasi telegiornale. Che impatto avrebbe la notizia messa in questi termini: “morte 800 persone nel Canale di Sicilia”? Non scherziamo appellare tutti come esseri umani significa riconoscere dei diritti a tutti, e questo nel nostro sistema socioeconomico non è consentito!

Un altro aspetto da rilevare è il continuo rimarcare le “vite salvate con l’operazione Mare Nostrum”.Come siamo buoni! VITE SALVATE? Salvate da cosa? Dall’essere costretti a rischiare la vita facendo viaggi in condizioni peggiori  dei negri del secolo scorso? In verità, gli uomini che cercano di attraversare il Mediterraneo rappresentano un’elite nei loro paesi, perché possono permettersi di pagarsi  il viaggio e tentare la fortuna; nell’Africa Sub Sahariana ci sono milioni di persone che muoiono di fame e di stenti nei loro paesi, nell’indifferenza generale, tutte vittime del profitto, morte anche per poter  permettere ad un magnate indiano di poter spendere quasi 30 milioni di euro per sposare la figlia!

Infine gli scafisti, tutti ad indignarsi per questi personaggi patetici che si arricchiscono in un modo così meschino! Ma dove portano e come vengono utilizzati i soldi degli scafisti, questi non fanno schifo? Anzi! Possono far “girare l’economia”. Ma la globalizzazione non dovrebbe significare la libera circolazione delle PERSONE e delle merci su scala planetaria? Si eliminerebbe in un sol colpo l’immigrazione clandestina e la speculazione dei “trafficanti di uomini”. Quanta ipocrisia! Il liberalismo funziona solo a comando, per ottimizzare il profitto!

LA RIFORMA DELLA (LORO) GIUSIZIA. Ogni cambio di governo si pone il problema della giustizia, bisogna riformare la giustizia, una priorità assoluta. Anche il governo Renzi si pone il problema della riforma della giustizia, ne “l’accordo del Nazareno” tra il Premier e il pregiudicato Berlusconi si è parlato di questo: “in Italia vi è il paradosso delle carceri sovraffollate e tempi biblici per la conclusione dei tre gradi di giudizio”, si sente spesso parlare. È vero le carceri sono sovraffollate, le condizioni dei detenuti sono disumane, ma sono in carcere i responsabili dei crolli del terremoto dell’Aquila e degli altri disastri? Sono in carcere Dell’Utri o Berlusconi? Sono in carcere i titolari delle imprese che hanno versato i rifiuti nella Terra dei Fuochi, sono in carcere i responsabili degli innumerevoli disastri ambientali? Andranno in carcere i Riva, i titolari della Tyssen Grupp e delle imprese responsabili delle morti sul lavoro? È vero le carceri sono sovraffollate,  ma di poveri cristi, la borghesia sa ben proteggere i propri figli! Intanto si depenalizzano i reati amministrati, si vuole salvare il culo a chi ha sottratto soldi pubblici, come l’ex sindaco di Catania Stancanelli, accusato di aver falsato i bilanci del comune per evitare la bancarotta. Il procedimento nei suoi confronti potrebbe decadere perché il reato di falso ideologico, di cui è accusato, è stato depenalizzato!  Non c’è che dire ci vuole una riforma della (loro) giustizia!

PIERO DEMARCO

 

 

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