I BOMBARDAMENTI USA NON BASTANO

Redazione, Il capo del Pentagono ha reso noto che “i raid Usa sulle postazioni Isis in Iraq sono stati gia’ piu’ di 160, spiegando come i bombardamenti siano serviti a indebolire le forze degli estremisti e a dare piu’ tempo al governo di Baghdad di costruire una coalizione piu’ ampia”. Gli USA si scusano della morte dei civili (donne e bambini) è colpa delle bombe che non sanno distinguere. Le lagne umanitarie contro l’ISIS sono finite. I curdi, le truppe di Assad, le truppe di bagdad possono tranquillamente continuare il massacro dei civili, ma non bastano. Gli Usa aprono […]
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Redazione,

Il capo del Pentagono ha reso noto che “i raid Usa sulle postazioni Isis in Iraq sono stati gia’ piu’ di 160, spiegando come i bombardamenti siano serviti a indebolire le forze degli estremisti e a dare piu’ tempo al governo di Baghdad di costruire una coalizione piu’ ampia”.

Gli USA si scusano della morte dei civili (donne e bambini) è colpa delle bombe che non sanno distinguere.

Le lagne umanitarie contro l’ISIS sono finite.

I curdi, le truppe di Assad, le truppe di bagdad possono tranquillamente continuare il massacro dei civili, ma non bastano.

Gli Usa aprono agli attacchi di terra: la vera novità arriva dalle parole del capo di stato maggiore americano, il generale Martin Dempsey, che per la prima volta evoca un possibile intervento delle truppe di terra. E se per settimane – da Barack Obama in giù – il tormentone è stato quello dei “no boots on the ground”, adesso immaginare soldati americani impegnati in missioni di combattimento al fianco dei militari iracheni e curdi non appare più come una cosa impossibile.

L’Isis, secondo Hagel, ha aspirazioni globali. “Il loro obiettivo è diventare l’avanguardia dell’estremismo islamico nel mondo”:

Il primo raid aereo statunitense è stato condotto su Yusufiya, 25 chilometri a sud di Baghdad. L’attacco e’ avvenuto in coordinamento con il comando iracheno. I raid americani vicino Baghdad sono stati lanciati per difendere le forze irachene sotto attacco ed è la prima volta che vengono condotti vicino alla capitale da quando e’ iniziata la campagna militare americana contro l’Isis nel Paese, l’8 agosto scorso. Non e’ stato precisato il luogo degli attacchi, ne’ che tipo di postazione sia stata colpita. La scorsa settimana il presidente americano Barack Obama aveva annunciato che una campagna estesa, incluso l’autorizzazione di raid in Siria, cercherà di “far retrocedere e, in definitiva, distruggere l’Isis”.

Intanto nel mondo aumentano i combattenti mussulmani.

 

I principali gruppi Jihadisti nel Mondo

Un lettore

 

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