IL PATTO DEL TORTELLINO

Redazione di Operai Contro, la rappresentazione del gangster Renzi alla festa dell’Unità non poteva che terminare con il patto del tortellino. Renzi si libera dei tecnici. Lui le cazzate le sa dire da solo: “Finora i tecnici ci hanno detto che è finita la luna di miele. A noi ci porta bene ma c’è una parte di esperti del paese, cresciuta all’ombra della prima repubblica incapace per 20 anni di leggere Berlusconi, non ha anticipato la crisi e ora ci spiega che gli 80 euro sono un errore. Ma non accettiamo lezioni“. Renzi ha ragione, gli 80 euro non […]
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Redazione di Operai Contro,

la rappresentazione del gangster Renzi alla festa dell’Unità non poteva che terminare con il patto del tortellino.

Renzi si libera dei tecnici. Lui le cazzate le sa dire da solo: “Finora i tecnici ci hanno detto che è finita la luna di miele. A noi ci porta bene ma c’è una parte di esperti del paese, cresciuta all’ombra della prima repubblica incapace per 20 anni di leggere Berlusconi, non ha anticipato la crisi e ora ci spiega che gli 80 euro sono un errore. Ma non accettiamo lezioni“.

Renzi ha ragione, gli 80 euro non sono stato un errore ma un ricatto per avere voti.

Ricordiamo che Renzi non ha avuto il 40% dei voti ma il 20%, ma il trombone insiste

Renzi ha detto che Le riforme non sono, “come ha sostenuto qualcuno, inutili, insignificanti, anzi uno scandalo, noi portiamo avanti, sia pure con modifiche, la legge elettorale e la riforma costituzionale, dimostriamo che la politica sa decidere”.

Le riforme che Renzi porta avanti con il pregiudicato Berlusconi servono unicamente a rafforzare il loro potere.

Per gli operai aumentano i licenziamenti e diminuiscono i salari.

Nonostante il clima estivo, Renzi e gli altri leader socialisti europei, a pranzo alla Festa dell’Unità di Bologna, non hanno rinunciato al vero must della cucina bolognese: come aveva annunciato il premier in mattinata il nuovo patto sull’Europa è stato siglato davanti ad un piatto di tortellini in brodo. Renzi, Manuel Valls, Pedro Sanchez, Hakim Post e Diederik Samson, attovagliati al ristorante ‘Bertoldo’ insieme ai ministri Madia, Pinotti, Mogherini, al sottosegretario Sandro Gozi, al vicesegretario del Pd Debora Serracchiani e al presidente del partito Matteo Orfini, hanno pranzato con un antipasto di salumi (pancetta, crudo 24 mesi, parmigiano reggiano e ciccioli), tortellini in brodo ed una grigliata mista. Menu, insomma, che più emiliano non si può. Il tutto cucinato e servito dai volontari dei circoli del Pd della provincia che gestiscono questo e gli altri ristoranti della festa.

ABBUFFATEVI LADRONI DI TUTTA L’EUROPA

UN LETTORE

RENZI ALLA FESTA DELL'UNITÀ, IL PUNTO TRA GOVERNO E PARTITO

 

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