UCRAINA: LA GUERRA INFURIA IN TUTTA L’UCRAINA

Redazione di Operai Contro, mentre la guerra dilania l’Ucraina orientale, piazza Maidan torna a infiammarsi. A Maidan Nezalezhnosti – la piazza Indipendenza di Kiev cuore della rivolta che tra novembre a febbraio ha portato alla caduta del regime del presidente filorusso Viktor Ianukovich – i manifestanti hanno dato fuoco a montagne di pneumatici per impedire agli operatori comunali di rimuovere le tende e le barricate. I dimostranti – che sono comunque molto meno numerosi di qualche mese fa – hanno anche lanciato pietre e molotov contro soldati e poliziotti e contro i circa 300 operatori giunti in piazza stamattina […]
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Redazione di Operai Contro,

mentre la guerra dilania l’Ucraina orientale, piazza Maidan torna a infiammarsi.

A Maidan Nezalezhnosti – la piazza Indipendenza di Kiev cuore della rivolta che tra novembre a febbraio ha portato alla caduta del regime del presidente filorusso Viktor Ianukovich –

i manifestanti hanno dato fuoco a montagne di pneumatici per impedire agli operatori comunali di rimuovere le tende e le barricate. I dimostranti – che sono comunque molto meno numerosi di qualche mese fa – hanno anche lanciato pietre e molotov contro soldati e poliziotti e contro i circa 300 operatori giunti in piazza stamattina per smantellare l’accampamento, ancora in piedi nel centro della capitale nonostante a febbraio – proprio in seguito alla rivolta di Maidan – sia salito al potere un governo filo-occidentale. La polizia ucraina ha sequestrato agli insorti armi da fuoco, coltelli, bombe a mano e molotov.

Un ordigno e’ esploso nel centro di Kiev, in piazza Europa, a poche centinaia di metri da piazza Maidan. Lo riferiscono la tv 112.ua e l’agenzia ucraina Unn. 

Si riaccende la guerra civile contro i padroni di Kiev

E’ di 15 militari morti e 79 feriti il bilancio delle perdite tra le truppe ucraine nelle ultime 24 ore di combattimento nell’Ucraina orientale. Lo dice il portavoce del Consiglio di sicurezza di Kiev, Andrii Lisenko, precisando che si tratta di 7 soldati e 8 guardie di frontiera. I soldati appartenevano alla 79a brigata. Lo riporta l’agenzia Unian.

(di Giuseppe Agliastro) ANSA

 Infuria la battaglia a Donetsk. E la guerra in Ucraina orientale si macchia del sangue di altri civili. I proiettili dell’artiglieria di Kiev giovedì hanno cominciato ad abbattersi sul centro della città trasformata dai miliziani separatisti nella loro roccaforte e uno di loro ha colpito un ospedale uccidendo almeno una persona e ferendone altre due.
Intanto, mentre le truppe ucraine provano a stringere in una morsa Donetsk e Lugansk, resta altissima la tensione al confine con la Russia, accusata da Kiev e dai suoi alleati occidentali di armare i separatisti. La Nato teme che con la scusa di una “missione di pace” Mosca possa inviare le proprie truppe sul territorio ucraino, e nei giorni scorsi ha denunciato un “pericoloso” aumento dei soldati russi alla frontiera, che sarebbero ora 20.000, 8.000 in più che a metà luglio.
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, giovedì a Kiev in visita ufficiale, non ha nascosto la sua preoccupazione per la situazione e ha esortato il Cremlino a “fare un passo indietro” e ad allontanare i propri militari dal confine evocando in caso contrario “sanzioni economiche ancora più profonde” di quelle varate a fine luglio da Ue e Usa, e a cui ieri Mosca ha risposto con il congelamento per un anno delle importazioni di prodotti agricoli e alimentari dall’Occidente.
Ma Rasmussen ha anche avvertito la Russia che l’Alleanza atlantica è pronta a rafforzare la propria assistenza all’Ucraina, che non è un Paese Nato ma potrebbe partecipare “a breve” a esercitazioni militari dell’Alleanza. E ha accusato Mosca di continuare a sostenere i separatisti con ancora maggiore intensità.
Il conflitto ucraino è iniziato circa quattro mesi fa e, stando a dati Onu aggiornati a fine luglio, ha già fatto più di 1.100 morti. Le vittime tra i civili tra ieri notte e oggi sono almeno nove. Secondo le autorità comunali di Donetsk – teatro da alcuni giorni di aspri combattimenti soprattutto nella periferia sud-occidentale – i colpi di artiglieria abbattutisi nella notte sulla città hanno ucciso almeno tre persone. Mentre il consiglio comunale di Gorlivka, una cittadina anch’essa sulla linea di fuoco, denuncia che nel pomeriggio un proiettile d’artiglieria è esploso vicino a una fermata dell’autobus uccidendo altri cinque civili e ferendone dieci. L’ultimo bilancio delle perdite tra le fila dell’esercito ucraino risale invece a ieri mattina: sette morti in 24 ore. E poi è arrivata la notizia di un caccia abbattuto dai miliziani, ma il pilota sarebbe riuscito a paracadutarsi in tempo.
L’inasprirsi dei combattimenti ha costretto gli esperti internazionali a interrompere le ricerche nell’area in cui sono disseminati i frammenti del Boeing 777 abbattuto il 17 luglio uccidendo 298 persone. E giovedì il governo ucraino ha annunciato la fine del cessate il fuoco decretato la settimana scorsa nella zona (attorno alla cittadina di Torez) per permettere ai periti di indagare in condizioni di relativa sicurezza.

Guerra alla guerra dei padroni: Ucraini – UE – USA – Russi

Un lettore

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