Ucraina, Onu: “Situazione disperata”. Dall’inizio del conflitto 1129 vittime

Cronaca Fumo si alza dalla città di Donetsk (afp)   KIEV – Oltre 1100 morti e 3442 feriti. Sono i terribili numeri del rapporto Onu sulla guerra in Ucraina dove da metà aprile le forze governative e i ribelli filorussi si combattono nell’est del Paese. Oltre 100mila le persone fuggite dalle zone di combattimento, temporaneamente stanziate in altre parti del Paese. Ben 812 le persone rapite e arrestate dai separatisti nelle zone di Donetsk e Luhansk per lo più cittadini comuni, tra cui insegnanti, giornalisti, membri del clero e studenti. “I combattimenti devono finire” è stato il monito del Commissario Onu […]
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Cronaca

E non si fermano i combattimenti al confine tra Ucraina e Russia: almeno otto civili sono rimasti uccisi negli scontri durante la notte. A Lugansk cinque persone sono morte e 15 sono rimaste ferite dai colpi di artiglieria. Tre, invece, i morti a Donetsk per gli scontri tra ribelli e forze governative. 

I filorussi accusano le truppe governative di schierare l’artiglieria contro le aree residenziali. Le autorità negano ogni responsabilità e accusano gli insorti di utilizzare le case come postazioni di tiro.

Conference call fra Obama e leader europei. La situazione in Ucraina è, insieme alla Libia e al Medio Oriente, al centro di una conference call tra il presidente USA Barack Obama, il premier italiano Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron e il presidente francese Francois Hollande.

Secondo quanto riportato dal governo francese, i leader si sono detti favorevoli a “nuove misure” contro la Russia.

Colloquio Kerry-Lavrov. E’ scambio di accuse tra Usa e Russia: in un colloquio telefonico il Segretario di Stato americano John Kerry ha sollecitato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a porre fine “al flusso di armi pesanti, missili e pezzi di artiglieria” a favore dei ribelli separatisti dell’Ucraina orientale, e a “cominciare a contribuire a una riduzione dell’intensificarsi del conflitto”. .

Il capo della diplomazia di Mosca ha contestato la veridicità delle immagini diffuse dagli Usa e ha accusato a sua volta gli americani di ostacolare il lavoro degli ispettori Osce in Ucraina. I due ministri si sono detti d’accordo sulla necessità di una tregua nei combattimenti.

La Russia ha annunciato che osservatori dell’Osce verranno schierati ai posti di confine con l’Ucraina dell’est. Lavrov ha detto che gli ispettori potranno così confermare che Mosca non invia armi e combattenti per aiutare i separatisti, come invece sostenuto dagli Stati Uniti.

E c’è una mossa preventiva del presidente russo Putin sul tema delle sanzioni: oggi il presidente russo ha chiesto al complesso militare russo di limitare le sue importazioni dal momento che l’Ue s’appresta a imporre nuove sanzioni sulla vendita di armi e tecnologie sensibili nei confronti diMosca.

 

craina

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