LA STRAGE DI ISRAELE: GAZA OLTRE 500 UCCISI

Redazione di Operai contro, Salgono a oltre 500 le vittime palestinesi dell’offensiva israeliana. Almeno 135 solo ieri, dopo la scoperta di altri cadaveri tra le macerie. Stamani un raid a Rafah ha sterminato una famiglia con 7 bimbi. Una domenica di sangue segna il terzo giorno dell’offensiva israeliana nella Striscia: oltre 100 palestinesi sono stati uccisi oggi, per un totale complessivo di circa 436 vittime e più di 3000 feriti dall’inizio del conflitto. L’evento più tragico a Sajaya, popoloso rione a ridosso di Gaza City, dove sotto i bombardamenti israeliani sono morti, secondo fonti locali, oltre 60 persone, di cui 17 bambini e […]
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Redazione di Operai contro,

Salgono a oltre 500 le vittime palestinesi dell’offensiva israeliana.

Almeno 135 solo ieri, dopo la scoperta di altri cadaveri tra le macerie.

Stamani un raid a Rafah ha sterminato una famiglia con 7 bimbi.

Una domenica di sangue segna il terzo giorno dell’offensiva israeliana nella Striscia: oltre 100 palestinesi sono stati uccisi oggi, per un totale complessivo di circa 436 vittime e più di 3000 feriti dall’inizio del conflitto. L’evento più tragico a Sajaya, popoloso rione a ridosso di Gaza City, dove sotto i bombardamenti israeliani sono morti, secondo fonti locali, oltre 60 persone, di cui 17 bambini e 14 donne.

Il mondo arabo all’unisono è insorto definendolo “un massacro”, “un crimine di guerra”, e chiedendo alla comunità internazionale di intervenire subito. Mentre Israele a ricordato di aver più volte avvisato la popolazione civile di allontanarsi dall’area.

Gli Usa mostrano ancora una volta comprensione per l’alleato israeliano

E sempre da Doha, il presidente palestinese Abu Mazen ha sollecitato una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dopo i fatti di oggi, definendo la situazione nella Striscia ormai “insopportabile”. Per il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby, i bombardamenti sono stati “barbari” e l’attacco contro Sajaya a Gaza è un “crimine di guerra” contro i civili.

Ma mai nessuno processerà i criminali d’Israele.

La situazione umanitaria nella Striscia è al collasso: l’organizzazione dei rifugiati dell’Onu Unrwa ha riferito di 62mila sfollati a Gaza (ma fonti locali parlano di 80mila) che hanno trovato posto in 49 scuole dell’agenzia. Un asilo della cooperazione italiana – denuncia la ong ‘Vento di terra’ – è stato “raso al suolo” dall’esercito israeliano. Mentre un fiume di cadaveri è giunto all’ospedale Shifa di Gaza dopo il bombardamento di Sajaya e in città si susseguono i cortei funebri, nonostante gli attacchi israeliani. Verso le 14 un convoglio di giornalisti è riuscito ad uscire dalla Striscia.

Solidarietà al popolo palestinese

Un operaio di Torino

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