LA CRISI E’ SEMPRE PIU’ GRAVE

Redazione di Operai Contro, le cretinate di politici e padroni si rivelano per quelle che sono: speranze di sfruttatori. La ripresa è una parola, la realtà è il calo della produzione industriale. Torna a calare la produzione industriale a maggio con un -1,2% rispetto al mese precedente, il risultato peggiore da novembre 2012, e un -1,8% rispetto al 2013, Lo rileva l’Istat, i cui tecnici parlano di un ”dato molto negativo, al di là delle previsioni”,fNella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,1% rispetto al 2013. La produzione di autoveicoli a maggio è diminuita […]
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Redazione di Operai Contro,

le cretinate di politici e padroni si rivelano per quelle che sono: speranze di sfruttatori.

La ripresa è una parola, la realtà è il calo della produzione industriale.

Torna a calare la produzione industriale a maggio con un -1,2% rispetto al mese precedente,

il risultato peggiore da novembre 2012, e un -1,8% rispetto al 2013,

Lo rileva l’Istat, i cui tecnici parlano di un ”dato molto negativo, al di là delle previsioni”,fNella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,1% rispetto al 2013.

La produzione di autoveicoli a maggio è diminuita del 3% rispetto all’anno precedente.

I segnali di ripresa erano illusori  

”I timidi segnali di ripresa manifestati nei mesi scorsi relativamente all’andamento della produzione industriale si sono rivelati ancora illusori e del tutto insufficienti per poter parlare di ripresa”. Commentano così gli ultimi dati Istat i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Le due associazioni leggono nel nuovo calo dell’industria ”un segnale chiaro ed inequivocabile circa l’urgenza di misure realmente in grado di innescare una ripresa stabile e duratura” per rilanciare il sistema produttivo e l’occupazione e rimettere in moto la domanda interna ed il sistema economico, che ”risentono in maniera pesante della grave crisi del potere di acquisto delle famiglie, che ha portato ad una contrazione dei consumi del -8,1% nel biennio 2012-2013”.

Un lettore

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