La Dielle costretta a rinunciare alla poltica degli esuberi

Gli operai ricacciano indietro i licenziamenti politici Non è certo il momento di bilanci definitivi su una battaglia che imperversa da ormai 40 giorni. ma è certo che oggi, di fronte alla verifica politica istituzionale rappresentata dal tavolo in prefettura (convocato d’urgenza dopo i due giorni consecutivi di blocco e scontro con le forze dell’ordine davanti ai cancelli della fabbrica), gli ooperai si portano a casa la rinuncia dei padroni a perseguire la strada degli esuberi La Dielle è così costretta ad accettare la linea della Cassa integrazione a rotazione e cioè la linea di mediazione proposta dagli operai […]
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Gli operai ricacciano indietro i licenziamenti politici

Non è certo il momento di bilanci definitivi su una battaglia che imperversa da ormai 40 giorni. ma è certo che oggi, di fronte alla verifica politica istituzionale rappresentata dal tavolo in prefettura (convocato d’urgenza dopo i due giorni consecutivi di blocco e scontro con le forze dell’ordine davanti ai cancelli della fabbrica), gli ooperai si portano a casa la rinuncia dei padroni a perseguire la strada degli esuberi
La Dielle è così costretta ad accettare la linea della Cassa integrazione a rotazione e cioè la linea di mediazione proposta dagli operai del SI.Cobas in sciopero permanente dal 18 maggio

Nessuno si illude che la storia finsca qui. E d’altra parte nessuno ha questa intenzione. La battaglia e le vie da percorrere saranno senz’altro lunghe e tortuose. Come previsto e per certi versi auspicabile d’altronde
Sarebbe infatti fatale illudersi che l’azienda rispetterà i patti, che concederà aumenti salariali (per ora solamente promessi) e rinmuncerà alla prospettiva di eliminare il sindacato dalla fabbrica

Ma è altrettanto sicuro che questo intento sarà per loro estremamente più difficile che, in ogni caso, nulla resterà come prima, che la coscienza e l’unità di classe abbiano fatto in questi 40 guiorni di battaglia un serio passo avanti, e che il regime schiavistico praticato per anni abbia finalmente subito un colpo mortale
Oggi come ieri si balla davanti ai cancelli, orgogliosi della battaglia intrapresa.
Oggi, diversamente da ieri, nessun operaio avrà più internzione di delegare ad altri al gestione del proprio presente e del proprio futuro
Ringraziamo tutti i solidali per il sostegno generoso e determinato ai guerrieri di Cascina de Pecchi e li invitiamo a non abbasare la guardia, a non pensare che sia giunto il momento di dormire “sugli allori” e a mantenere quindi alto lo sforzo per trasformare la vittoria politica di oggi in risultati concreti e tangibili per domani
La lotta continua

SI.Cobas – Milano

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