LA MISERIA SOCIALE DEI MINATORI

La maggioranza dei minatori delle miniere di platino non è origiraia della “cintura di platino” situata all’ovest della capiale del sud Africa Pretoria. Essi vengono da molto lontano. Dalla povincia costiera e rurale del Capo-orientale, a più di centinaia di chilometri,o ancora dai paesi confinanti come il Monzanbigo o il Zimbabwe. Questi operai rientrano nei loro paesi due volte l’anno. Nel quotidiano essi vivono in prossimità  delle miniere, sovente in capanne senza  elettricità o acqua  corrente. Sono sogetti ad un sistema di discriminazione sociale messo in piedi dall’industria mineraria nell’Africa del Sud nella seconda parte del secolo XIX Alcune […]
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La maggioranza dei minatori delle miniere di platino non è origiraia della “cintura di platino” situata all’ovest della capiale del sud Africa Pretoria.

Essi vengono da molto lontano.

Dalla povincia costiera e rurale del Capo-orientale, a più di centinaia di chilometri,o ancora dai paesi confinanti come il Monzanbigo o il Zimbabwe.

Questi operai rientrano nei loro paesi due volte l’anno.

Nel quotidiano essi vivono in prossimità  delle miniere, sovente in capanne senza  elettricità o acqua  corrente.

Sono sogetti ad un sistema di discriminazione sociale messo in piedi dall’industria mineraria nell’Africa del Sud nella seconda parte del secolo XIX

Alcune compagnie africane o britanniche mantengono gli operai nelle baracche (hostels).

Questi operai non possono far venire la moglie e i loro figli.

Le compagnie si risparmiano di costruire scuole e servizi.

Questo è unmodo per i padroni di esternalizzare i  costi e massimizzare i profitti.

Questa è la vita degli operai del sud africa dopo la fine dell’apartheid

Liberamente tratto da Le monde

 

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