IL PIZZINNO DELL’OVRA: TENIAMO DURO

Redazione di Operai Contro, siamo ritornati al ventennio. Qualsiasi cazzata, qualsiasi menzogna, dica Renzi, i leccaculo dei giornali e della Tv sono pronti a pubblicare il pizzinno della polizia segreta Eccone un esempio: ANSA Due giugno, Renzi ‘sfila’ tra selfie e grida La folla incita il premier, lui replica ‘teniamo duro’ Bagno di folla per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: applausi, strette di mano e selfie, hanno segnato il suo ingresso ai Fori Imperiali per la parata del 2 Giugno. Prima di salire in tribuna Renzi ha percorso a piedi il tratto di strada dei Fori, fermandosi a […]
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Redazione di Operai Contro,

siamo ritornati al ventennio.

Qualsiasi cazzata, qualsiasi menzogna, dica Renzi, i leccaculo dei giornali e della Tv sono pronti a pubblicare il pizzinno della polizia segreta

Eccone un esempio:

ANSA

Due giugno, Renzi ‘sfila’ tra selfie e grida

La folla incita il premier, lui replica ‘teniamo duro’

Bagno di folla per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi: applausi, strette di mano e selfie, hanno segnato il suo ingresso ai Fori Imperiali per la parata del 2 Giugno. Prima di salire in tribuna Renzi ha percorso a piedi il tratto di strada dei Fori, fermandosi a salutare la folla che lo incitava. “Teniamo duro”, ha risposto a chi gli chiedeva di non mollare, mentre a quelli che gli chiedevano di continuare a cambiare l’Italia ha risposto: “ci proviamo”.

Renzi ha iniziato la giornata con una breve ‘passeggiata’ per raggiungere l’Altare della Patria, segnata da selfie e saluti con i passanti. “Non mollare, ti aiutiamo noi”, lo ha incitato un passante lungo Via del Corso. Il premier rispondendo ad ogni saluto ha anche augurato “buona festa” dando anche il cinque ad un bambino che gli si è avvicinato.

Diverse le persone che hanno fermato il presidente del Consiglio lungo Via del Corso, chi per applaudirlo ed incitarlo, chi per portargli piccole ‘richieste’, chi per trasmettergli la propria, personale, protesta contro il sindaco di Roma, Ignazio Marino. “Presidente, mi raccomando i pensionati”, è la richiesta di un’anziana signora ha rivolto a Renzi prima che il premier entrasse a Piazza Venezia, accolto dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Lì Renzi ha salutato, con ‘cinque’ e strette di mano le persone assiepate dietro le transenne per assistere alle celebrazioni del 2 giugno. “Bella bandiera”, ha scherzato Renzi con un bambino che gliela sbandierava in faccia salvo poi chiedere a chi lo salutava da che regione provenisse. “Tieni duro”, lo ha incitato un altro passante, Renzi ha risposto a tutti con risate e calorose strette di mano prima di dirigersi all’Altare della Patria: “Adesso devo andare”, si è quasi ‘scusato’ con chi lo applaudiva.

Renzi, asseieme al presidente del Senato, Pietro Grasso, e al presidente della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri, ha anche approfittato per prendere un caffè nell’attesa del ritorno del presidente Giorgio Napolitano dall’Altare della Patria.

Così come all’andata, poi, il premier ha sceltoi sceglie di percorrere a piedi il tratto che separa l’Altare della Patria da palazzo Chigi, lasciando i Fori imperiali con una vera e propria ovazione della folla. Ancora strette di mano, selfie e ‘cinque per il premier’ che non si sottrae al saluto dei passanti che lo incitano a “cambiare il paese”. La ‘passeggiata’ di Renzi crea anche un piccolo caos a via del Corso, tra giornalisti, fotografi e semplici passanti che lo inseguono alla ricerca di una foto ricordo. Non manca un’isolata voce fuori dal coro: “voglio i miei soldi, lavoro dieci ore al giorno”, grida un ciclista rivolgendosi al premier.

UN LETTORE

 

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1 Comment

  1. gino

    Renzi è super invasato. Ha dichiarato: “se lo sciopero dei dipendenti Rai contro il governo fosse stato indetto prima delle elezioni, avrei preso il 42,8% invece del 40,8%”. Ormai vive nell’incubo di aumentare i consensi, finge di non sapere che il 40,8% in realtà è poco più del 20%, per via delle schede nulle e dei non votanti. Renzi ha ripetuto che riformerà l’Italia e l’Europa. Ma per disoccupati, licenziati cassaintegrati e pensionati al minimo, non ha niente da dire, se non il piano per i giovani per salvare la Patria, che sarebbe a carico delle Onlus. Intanto arrivano le stangate delle nuove tasse. La rabbia monta e le proteste non tarderanno.