RENZI SBLOCCA – ITALIA

Redazione di Operai Contro, Matteo Renzi rilancia il suo bluff. Dopo il bagno elettorale fa ripartire l’orologio, in tutti i sensi. Ricordiamo che alle elezioni del 25 Maggio gli operai non hanno votato Ricordiamo che il Partito di Renzi ha preso il 40% del 57% cioè il 22% dei votanti Ricordiamo che gli astensionisti hanno ottenuto il 43% sul 100% Renzi rilancia le Riforme istituzionali, del fisco, della giustizia, della Pubblica amministrazione. Tutte questioni già sul tavolo, già dal giorno della celebre conferenza stampa con le slide. Nel primo calendario di Renzi le riforme dovevano essere già fatte. Ma l’orologio riparte da ora. E […]
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Redazione di Operai Contro,

Matteo Renzi rilancia il suo bluff.

Dopo il bagno elettorale fa ripartire l’orologio, in tutti i sensi.

Ricordiamo che alle elezioni del 25 Maggio gli operai non hanno votato

Ricordiamo che il Partito di Renzi ha preso il 40% del 57% cioè il 22% dei votanti

Ricordiamo che gli astensionisti hanno ottenuto il 43% sul 100%

Renzi rilancia le Riforme istituzionali, del fisco, della giustizia, della Pubblica amministrazione.

Tutte questioni già sul tavolo, già dal giorno della celebre conferenza stampa con le slide.

Nel primo calendario di Renzi le riforme dovevano essere già fatte.

Ma l’orologio riparte da ora. E il presidente del Consiglio aggiunge una data: “Entro luglio farò un provvedimento che si chiama‘sblocca-Italia’, che lascerà fare alla gente quel che vuol fare e consentirà di sbloccare interventi fermi da 40 anni”.

Il capo del governo si presenta sul palco del Festival dell’Economia di Trento per una lunga intervista con il giornalista Enrico Mentana. E annuncia un nuovo piano delle riforme, dopo che lo scadenzario degli inizi faticava ad essere rispettato. Renzi spiega che entro 15 giorni i primi cittadini dovranno rivolgersi a Palazzo Chigi e indicare i problemi locali: “Dagli investimenti bloccati per l’imprenditore al sindaco bloccato dalla sovrintendenza, fino all’imprenditore straniero pronto ad investire a Milano se non avesse i permessi bloccati”. A Palazzo Chigi, spiega Renzi, ci sarà la cabina di regia del “sblocca-Italia” che “avrà un responsabile ad hoc”.

Renzi si presenta rilassato e “spavaldo” dopo la vittoria elettorale.

E parla del suo sogno di far diventare l’Italia “smart”.

“La carta ce l’ho da adesso.  diciamo che immagino un’Italia bella, che faccia andare i giovani all’estero ma che li faccia ritornare perché è attrattiva”. Rilancia poi i due temi di riforme istituzionali su cui ha puntato fin da subito, fin dai mesi precedenti al suo arrivo a Palazzo Chigi. “La prossima settimana – annuncia – riparte la discussione sulla riforma del Senato e dopo l’approvazione in prima lettura torniamo alla legge elettorale”. Basta rallentamenti. “E’ ora di chiuderla con la stagione politica degli alibi. Se non facciamo le riforme, è colpa mia. Abituiamoci ad avere politici che si assumano responsabilità”. E a questo proposito, aggiunge il capo del governo, “la riforma del Senato molti dicevano che era messa in piedi a casaccio. Invece è frutto di 30 anni di dibattito”.

Lo scadenzario delle riforme del governo sta diventando via via un po’ diverso, meno serrato, da quello presentato i primi giorni. ”La riforma della pubblica amministrazione (prevista inizialmente per aprile, ndr) sarà in parte per decreto e in parte con un ddl delega. Bisogna rovesciare il rapporto tra lo Stato e la Pubblica amminstrazione, cambiare le regole del gioco”. Poi la giustizia, attesa “entro giugno” secondo le intenzioni iniziali: “La giustizia civile sembra barbara ma entro il 1 luglio avremo il disegno di legge delega e questa riforma”. Mentre la frenata, ammette Renzi, c’è sul fisco che avrebbe dovuto vedere una trasformazione a maggio. “La delega fiscale l’ho bloccata un po’ io – dice – martedì approfondiremo alcune cose con Padoan” tuttavia ”il fisco dev’essere una cosa semplice e invece abbiamo destagionalizzato il lavoro dei commercialisti. Il meccanismo di cambiamento è appena cominciato”.

La “madre di tutte le battaglie che è il lavoro” ribadisce (come in campagna elettorale) il capo del governo e segretario del Pd. Intanto le politiche economiche che finora “hanno portato ad una disoccupazione senza precedenti in Italia. O si riparte con una nuova politica europea, con investimenti industriali e nuove regole sul lavoro, o non se ne esce”. Un altro tema èl’immigrazione. “L’Unione europea dice tutto sui decreti e sulle regole per la pesca ma se un bambino di tre anni affoga, girano la testa” dice Renzi, riprendendo anche in questo caso un cavallo di battaglia già usato durante i dibattiti pre-elettorali. Il presidente del Consiglio aggiunge che la necessità è “che l’Italia porti sul tavolo della discussione un pacchetto di proposte concrete”.

Chi blocca le cazzate di Renzi?

Un lettore

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