LA GUERRA IN UCRAINA

CRONACA DELLA GUERRA Resta rovente la situazione nella regione separatista diDonetsk. Stamani le forze ucraine hanno ripreso a martellare Sloviansk e i villaggi vicini, compreso quello in cui ha trovato la morte il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli. Il bilancio è di almeno due morti tra i miliziani filorussi, a cui si sono aggiunti in serata due vittime degli scontri verificatisi intorno alla stazione di Donetsk oggi pomeriggio. L’agenzia russa Interfax precisa che un bambino è rimasto ferito. Secondo il Kiev Post, gli scontri nella stazione si sono verificati dopo che l’esercito di Kiev ha spinto i filorussi dall’aeroporto, che avevano occupato […]
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CRONACA DELLA GUERRA

Resta rovente la situazione nella regione separatista diDonetsk. Stamani le forze ucraine hanno ripreso a martellare Sloviansk e i villaggi vicini, compreso quello in cui ha trovato la morte il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli. Il bilancio è di almeno due morti tra i miliziani filorussi, a cui si sono aggiunti in serata due vittime degli scontri verificatisi intorno alla stazione di Donetsk oggi pomeriggio.

L’agenzia russa Interfax precisa che un bambino è rimasto ferito. Secondo il Kiev Post, gli scontri nella stazione si sono verificati dopo che l’esercito di Kiev ha spinto i filorussi dall’aeroporto, che avevano occupato in mattinata, verso sud, in una zona residenziale a poca distanza dalla stazione centrale. I combattimenti si sono poi spostati sempre più verso la stazione ferroviaria, dove un civile è stato colpito da un proiettile vagante nel parcheggio in cui lavorava. Secondo il Kiev Post, i filorussi mantengono il controllo della stazione.

In un comunicato pubblicato sul sito del comune, il sindaco di Donetsk, Olexandre Lukiantchenko, ha invitato ai cittadini di restare nelle proprie case dopo gli intensi combattimenti tra truppe ucraine e separatisti filorussi che “hanno provocato vittime tra i civili”. “Controllate i vostri bambini. Cercate di non uscire di casa, salvo emergenze”.

Le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, che rivendica l’indipendenza da Kiev, hanno imposto a partire da questa mattina la legge marziale in tutta la regione. Lo scopo, tuona minaccioso un loro comunicato, è quello di ripulire la regione dalle unità militari ucraine.

Il primo effetto tangibile della misura è stata l’occupazione parziale dell’aeroporto della città. I filorussi hanno fatto irruzione alle prime luci dell’alba, chiedendo ai soldati fedeli a Kiev di lasciare lo scalo, i militari si sono rifiutati. Poco più tardi, il governo di Kiev ha fatto entrare in azione l’aviazione. Elicotteri da combattimento hanno bombardato il terminal principale, mentre combattimenti tra truppe governative e separatisti si sono estesi anche nella zona della stazione ferroviaria.

Nel centro di Donestk è stato evacuato e chiuso il principale centro commerciale della città, nel timore che i combattimenti si estendano alla zona nord dove sorge il centro. Evacuato anche il Green Plaza, che ospita uffici e qualche negozio.

La vittoria di Poroshenko alle presidenziali ucraine. Intanto si è concluso il conteggio dei voti delle elezioni presidenziali tenute ieri in tutto il Paese. La Commissione elettorale ha ufficializzato che Petro Poroshenko è il nuovo presidente ucraino eletto. “Non serve indire un secondo turno, è stato eletto il nuovo presidente dell’Ucraina” ha annunciato il presidente della commissione elettorale, Mykhaïlo Okhendovsky. Poroshenko, il magnate “re del cioccolato” ha ottenuto più del 54% dei voti. Decisamente scarso il risultato per Yulia Tymoshenko che si è aggiudicata solo il 13,1%. Terzo posto per Oleg Lyashko (8,48%), a seguire Anatoly Gritsenko (5,48%) e Sergei Tigipko (5,18%).

Le reazioni internazionali. Tra le prime reazioni internazionali all’ufficializzazione dell’elezione di Poroshenko, quella degli Stati Uniti. Mentre Obama si era espresso entusiasticamente già domenica, il segretario di Stato John Kerry ha fatto sapere che gli Usa sosterranno gli sforzi del nuovo presidente nella costruzione di un’Ucraina “unita”. Washington, ha proseguito Kerry, “è determinata a lavorare con l’Ucraina e altri Paesi per trovare una soluzione pacifica al conflitto” nelle regioni dell’est, controllate dai separatisti filorussi.

C’è poi la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha invitato il presidente russo, Vladimir Putin, a rispettare il risultato delle presidenziali ucraine. In una riunione della presidenza della Cdu, Merkel avrebbe detto di sperare che “la Russia faccia per davvero quel che aveva annunciato di voler fare prima del voto”. Ovvero, collaborare con il nuovo presidente eletto. Merkel, in particolare, spera che Mosca e Kiev raggiungano un accordo sul costo delle forniture di gas già durante questa settimana.

Sul tema del gas, si registrano le parole del commissario europeo all’Energia, Guenther Oettinger, che vede “una buona chance” di arrivare a un accordo entro il primo giugno prossimo. Le discussioni fra Russia e Ucraina sono “ben avanzate”, ha dichiarato il commissario Ue a margine delle negoziazioni a Berlino con i ministri dell’Energia russo, Alexandre Novak, e ucraino, Yuri Prodan. Che hanno tempo fino a mercoledì sera per accettare i termini di un compromesso che vedrà l’Ucraina pagare in un primo tempo 2 miliardi di dollari a Gazprom, ha precisato Oettinger.

Le prossime mosse di Poroshenko. La prossima settimana il neo presidente dovrebbe recarsi in Polonia, anche se ufficialmente l’insediamento avrà luogo non prima dell’8-10 giugno. Per ora Poroshenko ha evitato di rispondere alla domanda se si senta pronto a lavorare con Putin, ma ha detto che incontri dovrebbero tenersi al più presto. “Penso che la Russia sia un nostro vicino e senza la Russia sarebbe molto meno efficace o impossibile parlare di sicurezza nell’intera regione o addirittura di sicurezza globale”, ha detto il ‘re del cioccolato’. Salvo precisare che l’operazione militare contro i separatisti filorussi nelle regioni orientali di Donetsk e Lugansk deve proseguire. E ripetere che non riconosce il risultato del referendum con cui la Crimea è tornata alla Russia: bisogna risolvere con urgenza “la questione: il ritorno della Crimea all’ucraina, la difesa degli ucraini che vivono in Crimea”, ha affermato.

Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Kiev, Poroshenko ha inoltre annunciato che Arseni Iatseniuk rimarrà primo ministro.

Mosca: “errore colossale” riprendere offensiva contro filorussi. Da Mosca ha parlato il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov: La Russia “rispetta” i risultati delle elezioni presidenziali in Ucraina ed è pronta al dialogo con il nuovo presidente, ma Kiev commetterebbe “un errore colossale” a riprendere l’offensiva antiterrorismo nell’est del Paese. Il capo della diplomazia russa ha inoltre rilanciato l’appello alle autorità ucraine affinché rispettino gli interessi di ogni gruppo di cittadini e facciano il possibile per evitare che prevalgano visioni estremiste.

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