STATALI: LA RIVOLUZIONE DEL GANGSTER

Redazione di Operai Contro, il gangster Renzi ha frequentato la scuola di comunicazioni con la conta frottole Picierno. Le randellate sui dipendenti della Pubblica amministrazione il gangster le chiama Rivoluzione. Del resto il gangster è il segretario del Pd il partito della sinistra borghese. “Siamo oggi molto lieti di poter offrire all’attenzione un ulteriore tassello della sistematica operazione di cambiamento del paese e che sta rispettando tutte le scadenze che ci siamo autoimposti per arrivare ad oggi con la proposta del governo sulla riforma della P.A”. Il governo punta a un “tentativo di cambiamento radicale nella Pa”. Lo ha […]
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Redazione di Operai Contro,

il gangster Renzi ha frequentato la scuola di comunicazioni con la conta frottole Picierno.

Le randellate sui dipendenti della Pubblica amministrazione il gangster le chiama Rivoluzione.

Del resto il gangster è il segretario del Pd il partito della sinistra borghese.

“Siamo oggi molto lieti di poter offrire all’attenzione un ulteriore tassello della sistematica operazione di cambiamento del paese e che sta rispettando tutte le scadenze che ci siamo autoimposti per arrivare ad oggi con la proposta del governo sulla riforma della P.A”.

Il governo punta a un “tentativo di cambiamento radicale nella Pa”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, nella conferenza stampa al termine del Cdm.

“Noi offriamo per 40 giorni al confronto la riforma. Per la discussione dei dipendenti, delle forze sindacali se vogliono fare avere la loro opinione e del mondo produttivo. Non è una generica apertura di dialogo ma l’ indicazione di scelte di fondo”. Così Matteo Renzi presentando la riforma della Pa.

”Se passo giornata a dire che sei un fannullone è difficile che il destinatario dell’invettiva si senta motivato”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, illustrando le linee guida della riforma della Pa.

”Certo che esistono fannulloni nella Pa, ma compito di chi dirige non è lamentarsi ma provare a cambiare”, ha aggiunto.

“Scriveteci a [email protected] dal 30 aprile al 30 maggio ci sarà la consultazione e poi il 3 giugno il provvedimento va in cdm”.

“Noi offriamo per 40 giorni al confronto la riforma. Per la discussione dei dipendenti, delle forze sindacali se vogliono fare avere la loro opinione e del mondo produttivo. Non è una generica apertura di dialogo ma l’ indicazione di scelte di fondo”.

“E’ evidente che nella riforma della P.a. niente è inderogabile. E non pensiamo che questa riforma sia un prendere o lasciare. La sua filosofia però sì”.

“Non c’è un tema di esuberi della Pa”. Così Matteo Renzi precisando che il vero punto “è mettere quelle persone nelle condizioni di lavorare” e “l’efficienza del servizio”. “I risparmi li vogliamo fare, ma se metti insieme prefettura, Ragioneria dello Stato e le sedi degli enti del governo sai quanto risparmi? Molto di più che con l’esubero”.

“Vorrei evitare un decreto ma vedremo in che forma portare il provvedimento nel consiglio dei ministri del 13 giugno”. Così Matteo Renzi illustrando la riforma della P.a. Il premier lascia 40 giorni al dibattito prima del varo definitivo delle misure che potrebbero essere contenute in un disegno di legge delega.

Il gangster ha scielto come data della Rivoluzione il 13 Giugno 2014

E’ ancora una manovra per avere voti

Operai, lavoratori perchè non lo anticipiamo?

Facciamo la nostra rivoluzione.

Diamo a Renzi e la Picierno 160 euro al mese e lasciamoli vivere

Un operaio di Torino

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