UCRAINA, GERMANIA, FRANCIA ,USA

RASSEGNA STAMPA La diplomazia franco-tedesca della crisi – I missionari della distensione Severin Weiland -Germania e Francia fanno una politica estera comune verso Est e verso Sud: prima visita congiunta dei ministri Esteri di Germania e Francia, Frank-Walter Steinmeier (SPD) e Laurent Fabius (PS), in Moldavia e Georgia, due paesi nel mirino geo-politico di Mosca. Obiettivo: lanciare un segnale di distensione. Non si parla per ora di una vera e propria integrazione di Moldavia e Georgia nella UE, ma solo di un accordo di associazione, che sarà siglato a giugno; -per i ministri Esteri di Francia e Germania esso […]
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RASSEGNA STAMPA

La diplomazia franco-tedesca della crisi – I missionari della distensione

Severin Weiland

-Germania e Francia fanno una politica estera comune verso Est e verso Sud: prima visita congiunta dei ministri Esteri di Germania e Francia, Frank-Walter Steinmeier (SPD) e Laurent Fabius (PS), in Moldavia e Georgia, due paesi nel mirino geo-politico di Mosca. Obiettivo: lanciare un segnale di distensione.

Non si parla per ora di una vera e propria integrazione di Moldavia e Georgia nella UE, ma solo di un accordo di associazione, che sarà siglato a giugno;

-per i ministri Esteri di Francia e Germania esso non impedirà il mantenimento di buone relazioni con la Russia.

-Germania e Francia parlano di rafforzamento delle relazioni tra Georgia e Nato, non di un suo ingresso, come chiesto da Tiblisi.

-La ministro Esteri della Georgia denuncia l’escalation russa: dalla guerra del 2008 circa il 20% del paese è occupata da soldati russi, le regioni separatiste di Abkasia e Sud-Ossezia sono riconosciute da Mosca; la questione della Georgia sarà decisa anche in Ucraina.

-In Moldavia ci sono movimenti separatisti nella regione della Transnistria, con popolazione a maggioranza russa, dove in un referendum nel 2006 il 97% della popolazione ha chiesto l’annessione alla Russia. Dal 2011 sono ripresi i negoziati tra Moldavia e Transnistria sul futuro della regione, nel quadro del dialogo 5+2, a cui partecipano Ucraina, Russia OCSE come mediatore e Usa e UE come osservatori.

Nonostante le crisi nell’Est Europa, Germania e Francia intendono occuparsi anche dei paesi della primavera araba; è prevista una visita congiunta franco-tedesca anche in Tunisia, per una maggiore cooperazione economica con la UE.

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Der Spiegel   140422

Relazioni con la Russia – La nuova inflessibilità di Obama pone un dilemma all’Europa

Gregor Peter Schmitz

-La nuova linea di inflessibilità degli Usa rende più difficile all’Europa puntare sul dialogo con Mosca.

-Dietro l’apparenza di un’assonanza (vedi vertice di Ginevra sull’Ucraina) non c’è accordo tra Usa e UE sulla Russia.

-La UE spera ancora in una soluzione diplomatica, alcuni paesi europei non vogliono sanzioni economiche contro la Russia e neppure uno scontro aperto.

-Anche in Germania c’è preoccupazione per la intransigenza americana, per il dialogo sia SPD che FDP.

-Commissione UE: gli Usa parlano a cuor leggero di sanzioni, economicamente dipendono meno dell’Europa dalla Russia, una linea dura costerebbe meno per loro.

-Gli Usa invece riprendono le posizioni di George Kennan, anni Quaranta: contenimento dell’Unione Sovietica, non dialogo.

-Il cambio di linea nella politica estera Usa verso la Russia dipende anche dalla sua valenza per la politica interna; i repubblicani accusano il governo di essere troppo comprensivo con la Russia; la Clinton punta alla presidenza nel 2016 e cerca di marcarsi con una linea dura in politica estera.

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Gfp     140428

Una missione straordinaria

-I tre osservatori militari tedeschi arrestati nell’Est Ucraina a Slaviansk, non sarebbero in missione su incarico Ocse, ma per la Bundeswehr, e su richiesta formale del governo putschista di Kiev.

-I soldati tedeschi intervengono in un conflitto pericoloso che riguarda un paese dell’ex Urss; avevano il mandato di fornire un quadro chiaro sulle attività militari dei russi e delle forze ucraine.

-Poco dopo la missione è iniziato l’attacco delle forze governative a Slaviansk, controllata dai separatisti, attacco deciso, come esplicitamente dichiarato dal governo ucraino, con gli Usa, e classificato come azione anti-terrorista.

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