“Siamo pronti a occupare il porto di Piombino”

Egregio Direttore, “Siamo pronti a occupare il porto di Piombino e a rovinare le vacanze pasquali dei vacanzieri che si imbarcheranno per l’isola d’Elba”. Questo è lo stato d’animo dei 2.200 operai della Lucchini di Piombino poco prima dell’avvio dell’incontro al ministero dello sviluppo economico. Un delegato Fiom, Massimo Lami urla durante il suo intervento: “Ci hanno lasciati soli in un momento drammatico per Piombino e la siderurgia italiana: spero ve ne ricordiate quanto vi troverete dentro la cabina elettorale” Tra la notte di martedì e mercoledì prossimi il padrone ha deciso lo spegnimento dell’altoformo, ma gli operai non […]
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Egregio Direttore,

“Siamo pronti a occupare il porto di Piombino e a rovinare le vacanze pasquali dei vacanzieri che si imbarcheranno per l’isola d’Elba”. Questo è lo stato d’animo dei 2.200 operai della Lucchini di Piombino poco prima dell’avvio dell’incontro al ministero dello sviluppo economico.
Un delegato Fiom, Massimo Lami urla durante il suo intervento: “Ci hanno lasciati soli in un momento drammatico per Piombino e la siderurgia italiana: spero ve ne ricordiate quanto vi troverete dentro la cabina elettorale”
Tra la notte di martedì e mercoledì prossimi il padrone ha deciso lo spegnimento dell’altoformo, ma gli operai non ne vogliono sapere.
Siamo in una fase decisiva. Il delegato della Fiom Graziano Martinelli, così chiude il suo intervento: “abbiamo un mese di tempo per capire se gli operai saranno solo dei prigionieri-cassintegrati che torneranno a casa con i loro piedi, oppure dei morti che camminano”.
La partita di lotta è aperta.
Saluti da Piombino

 

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