ALITALIA, NUOVI TAGLI

Redazione di Operai Contro, i mazzettari della CGIL-CISL-UIL hanno concesso all’ ALITALIA la CIGS, e i contratti di solidarietà, ma ai padroni non basta Vogliono ulteriori tagli Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi dice sugli ulteriori tagli agli stipendi: «Non ne so nulla , appena ci saremo insediati e saremo operativi, convocheremo un tavolo: Alitalia è un dossier già sul tavolo della presidenza del Consiglio». Secondo quanto riferito dai sindacati, l’azienda ha comunicato che gli accordi finora sottoscritti sui contratti di solidarietà e la cassa integrazione contribuiranno con circa 74 milioni per il solo 2014 alla riduzione dei costi […]
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Redazione di Operai Contro,

i mazzettari della CGIL-CISL-UIL hanno concesso all’ ALITALIA la CIGS, e i contratti di solidarietà, ma ai padroni non basta

Vogliono ulteriori tagli

Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi dice sugli ulteriori tagli agli stipendi: «Non ne so nulla , appena ci saremo insediati e saremo operativi, convocheremo un tavolo: Alitalia è un dossier già sul tavolo della presidenza del Consiglio».

Secondo quanto riferito dai sindacati, l’azienda ha comunicato che gli accordi finora sottoscritti sui contratti di solidarietà e la cassa integrazione contribuiranno con circa 74 milioni per il solo 2014 alla riduzione dei costi aziendali.

L’obiettivo della compagnia è raggiungere risparmi sul costo del lavoro per 128 milioni all’anno.

Quindi secondo il piano di ristrutturazione mancherebbero ancora 54 milioni di tagli, da realizzare con interventi sulla busta paga dei quasi 14mila dipendenti.

La delegazione della compagnia, guidata dal direttore del personale Antonio Cuccuini, il quale ha l’incarico provvisorio anche di direttore relazioni industriali dopo le improvvise dimissioni di Giorgio Rossi due settimane fa, ha detto che la situazione dei conti dell’azienda è ancora grave, secondo fonti sindacali. La compagnia non è entrata nel dettaglio dei sacrifici richiesti. Secondo i sindacati i tagli potrebbero essere attuati con interventi sugli scatti di anzianità, sull’indennità di trasferta e di volo, inoltre con una riduzione delle buste paga sotto il 93% rispetto al livello della vecchia Aluitalia pubblica.

I sindacalisti mazzettari hanno chiesto assicurazioni che si sarà il rilancio. «Non possiamo fare solo tagli»

Il sindacao dei piloti Anpac e gli autonomi di assistenti di volo, Anpav e Avia, hanno espresso «indisponibilità ad affrontare il tema in assenza di chiare e concrete prospettive di partnership internazionale» e hanno chiesto «un aggiornamento puntuale sullo stato della trattativa in corso con Etihad la cui mancata chiusura risulterebbe esiziale per Alitalia».

Secondo recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, la trattativa con Etihad potrebbe concludersi con un accordo non prima della fine di aprile. Tempi più lunghi di quelli comunicati all’inizio di febbraio, quando i due vettori hanno annunciato una verifica sui conti (due diligence) di Alitalia da concludersi entro 30 giorni. Del Torchio non era presente all’incontro di lunedì. La trattativa è stata aggiornata ma non è fissata la data per il prossimo incontro.

I sacrifici alle buste paga chiesti dall’azienda si sommano ai tagli già concordati con i sindacati per cassa integrazione e contratti di solidarietà. Con gli accordi sottoscritti il 14 febbraio è previsto che per due anni, a partire dal primo marzo, siano in cassa integrazione straordinaria a rotazione 1.437 lavoratori di terra, e in contratti di solidarietà 280 piloti e 521 assistenti di volo, per un totale di 2.238 lavoratori. In questo numero sono assorbiti i 480 lavoratori di terra per i quali dal giugno 2013 c’era un accordo di solidarietà e i 210 di volo per i quali era prevista la cigs con accordo del dicembre 2012. Oltre a questi ci sono i lavoratori in cigs a zero dal 2011 per un massimo di 700 persone, non riassorbiti negli esuberi di cui agli accordi del 14 febbraio. In totale, fa notare il Cub trasporti, «Alitalia-Cai sarà alleggerita di quasi 3.000 lavoratori».

Se non la smettiamo di affidarci ai sindacalisti mazzettari e ai tavoli con il governo ci ridurranno in mutande ( per quelli che non saranno licenziati)

un lavoratore alitalia

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