SVIZZERA APPROVA LE QUOTE ALL’INGRESSO DEGLI IMMIGRATI

Redazione di Operai Contro, la crisi economica del capitalismo avanza. Gli svizzeri hanno approvato un referendum ”contro l’immigrazione ” La Commissione europea ”si rammarica del fatto che un’iniziativa per l’introduzione di limiti quantitativi all’immigrazione sia stata approvata. Questo va contro il principio della libera circolazione delle persone tra l’Ue e la Svizzera”. Così la Commissione Ue commenta l’esito del referendum svizzero che limita l’immigrazione di massa. I padroni europei si rammaricano? La libera circolazione delle persone? In Italia abbiamo costruito i campi di concentramento per immigrati, i famigerati CIE. I padroni di tutti i paesi europei sono delle canaglie […]
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Redazione di Operai Contro,

la crisi economica del capitalismo avanza.

Gli svizzeri hanno approvato un referendum ”contro l’immigrazione ”

La Commissione europea ”si rammarica del fatto che un’iniziativa per l’introduzione di limiti quantitativi all’immigrazione sia stata approvata. Questo va contro il principio della libera circolazione delle persone tra l’Ue e la Svizzera”. Così la Commissione Ue commenta l’esito del referendum svizzero che limita l’immigrazione di massa.

I padroni europei si rammaricano?

La libera circolazione delle persone?

In Italia abbiamo costruito i campi di concentramento per immigrati, i famigerati CIE.

I padroni di tutti i paesi europei sono delle canaglie razziste

Operai noi siamo contro le quote

Operai noi siamo contro i CIE

Un operaio

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1 Comment

  1. campagnadiprimavera

    L’iniziativa è passata ed io ho perso perché avevo previsto i soliti parametri svizzeri di astensione. Alcuni festeggeranno altri no, temendo che il peggio debba ancora venire, sia per i padroni, sia per i salariati. Musi lunghi a “sinistra”per il timore di nuove restrizioni ai diritti dei lavoratori e al “centro” per una paventata minor possibilità di accedere alla manodopera più confacente all’accumulazione di utili.
    Si festeggia per contro a “destra”con la convinzione di aver seppellito definitivamente la temuta integrazione europea, chissà poi perché visto che a Berna come a Bruxelles comandano il grande padronato e il capitale finanziario.
    Domattina chi si alzerà per andare a lavorare non noterà niente di cambiato e invece di socializzare con i colleghi i problemi del lavoro butterà il tempo a commentare le medaglie di Sochi, la serie A italiana o il calcio regionale.
    A ovest niente di nuovo quindi, e mentre un bischero va raccontando che l’Italia è uscita dalla crisi, giornali e televisioni riportano ciò che garba ai loro inserzionisti quotidiani, i palazzi del potere bruciano a est per mano degli operai bosniaci che qualche intelligentone democratico non esiterà a tacciare come prezzolati provocatori.
    Contenti loro, figuriamoci noi; anche se non schioccano i tappi del prosecco!