LA RIBELLIONE DEGLI OPERAI

Il 31 gennaio, gli operai delle costruzione del complesso petrolchimico Comperj (Petrobras), nei pressi di Rio de Janeiro, sono scesi in sciopero contro le pessime condizioni di lavoro che «vanno dalla mancanza di dispositivi di sicurezza, mancanza di acqua per bere e per fare il bagno in questo caldo infernale, cibo avariato servito dalla stessa società che ha fatto mangiare quella porcheria alla Brasa e alla STX». Gli operai chiedono tra l’altro incrementi salariali del 15%. La lotta pone all’ordine del giorno elezioni per cambiare la rappresentanza sindacale. Quando i sindacalisti del Sintincom (scortati dai soliti scagnozzi della security) […]
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COMPERJ C 05.02

Il 31 gennaio, gli operai delle costruzione del complesso petrolchimico Comperj (Petrobras), nei pressi di Rio de Janeiro, sono scesi in sciopero contro le pessime condizioni di lavoro che «vanno dalla mancanza di dispositivi di sicurezza, mancanza di acqua per bere e per fare il bagno in questo caldo infernale, cibo avariato servito dalla stessa società che ha fatto mangiare quella porcheria alla Brasa e alla STX».

Gli operai chiedono tra l’altro incrementi salariali del 15%.

La lotta pone all’ordine del giorno elezioni per cambiare la rappresentanza sindacale.

Quando i sindacalisti del Sintincom (scortati dai soliti scagnozzi della security) hanno cercato di porre fine allo sciopero, 2mila lavoratori presenti ai picchetti hanno reagito assai vivacemente, rovesciando e bruciando il pic-up del sindacato.

COMPERJ 05.02

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