Lecco: siglata la mobilità per gli 85 della Leuci,

Redazione di Operai Contro, E’ stato sottoscritto nella giornata di giovedì 30 gennaio, l’accordo per la mobilità degli 85 lavoratori della Leuci, azienda lecchese un tempo leader nel settore dell’illuminazione. Si chiude dunque con un licenziamento la loro “storia” lavorativa, per alcuni avviata negli anni Settanta quando i dipendenti attivi erano alcune centinaia. Ancora una fabbrica storica e importante della zona di Lecco è stata chiusa, per sempre. Come al solito i chiaccheroni ben pensanti diranno che la colpa è riconducibile alla crisi, che la chiusura non si poteva evitare, ma nessuno dirà mai che la colpa invece è di chi […]
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Redazione di Operai Contro,

E’ stato sottoscritto nella giornata di giovedì 30 gennaio, l’accordo per la mobilità degli 85 lavoratori della Leuci, azienda lecchese un tempo leader nel settore dell’illuminazione.
Si chiude dunque con un licenziamento la loro “storia” lavorativa, per alcuni avviata negli anni Settanta quando i dipendenti attivi erano alcune centinaia.
Ancora una fabbrica storica e importante della zona di Lecco è stata chiusa, per sempre.
Come al solito i chiaccheroni ben pensanti diranno che la colpa è riconducibile alla crisi, che la chiusura non si poteva evitare, ma nessuno dirà mai che la colpa invece è di chi ha ingannato gli operai.
Gli operai della Leuci avevano presidiato per mesi la fabbrica giorno e notte, avevano portato la loro protesta in tutte le sedi istituzionali, erano decisi a non mollare la fabbrica per mantenere il loro posto di lavoro, ma sono stati convinti invece a firmare l’accordo della mobilità, cioè il loro licenziamento.
Che senso ha dare il consenso per la mobilità dopo mesi di sacrifici di presidio ?
Chi ha convinto gli operai a firmare la mobilità, se non chi ha condotto le redini della lotta ?
Infatti gli operai sono stati convinti che conviene accettare il misero sussidio della mobilità nella speranza di un possibile reintegro attraverso il progetto ” Cittadella della Luce “.
La Leuci ha chiuso nello stesso modo di molte altre fabbriche, con gli accordi sindacali dove chi ci perde sono sempre gli operai.
Solo 15 operai degli 85 operai in totale in forza all’azienda andranno in accompagnamento alla pensione, tutti gli altri si dovranno iscrivere alle liste dei “Centri per l’impiego” dove i disoccupati in cerca di lavoro sono migliaia.
Il padrone Pisati si è arricchito sfruttando per tanti anni i suoi dipendenti, con l’accordo sindacale si è liberato di loro, ora saranno a carico dell’Inps.
Anche se la fabbrica chiude i funzionari sindacalisti firmatari dell’accordo rimarranno al loro posto di lavoro, alla Camera del Lavoro.
I politici locali e le istituzioni sono contenti, non dovranno più occuparsi del problema Leuci, sperano tutti nel progetto della “Cittadella della Luce”.
Su questo fronte sarà sottoscritto un accordo tra comune, Provincia, azienda e realtà industriali che hanno dimostrato interessamento, con ogni probabilità la prossima settimana.
Queste promesse le abbiamo già viste in passato numerose volte, diranno poi agli operai in attesa di ricollocazione che occorre aver pazienza per i tempi lunghi della burocrazia, alla fine non ci saranno più le condizioni per ripartire, ma oramai la fabbrica sarà chiusa per sempre.
Mario di lecco

 

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