IL COLLEZIONISTA

Redazione di Operai Contro, Il miliardario Mastrapasqua è: Presidente di Inps e dell’immobiliare Idea Fimit, vice presidente esecutivo di Equitalia, consulente di Bnl, sindaco del Cda di Autostrade, direttore dell’Ospedale israelitico, amministratore delegato di Italia previdenza, Sispi spa e Litorale. Ma non solo: l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta siede anche in molti collegi sindacali. Il miliardario Mastrapasqua è: plurindagato e plurimbroglione, ma nessun giudice lo condannerà mai. vi invio un articolo Un osservatore “Finalmente la procura di Roma ha indagato Antonio Mastrapasqua, collezionista di poltrone con25 incarichi simultanei ed in conflitto di interesse, per la scandalosa storia delle cartelle gonfiate per portare a […]
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Redazione di Operai Contro,

Il miliardario Mastrapasqua è:

Presidente di Inps e dell’immobiliare Idea Fimit, vice presidente esecutivo di Equitalia, consulente di Bnl, sindaco del Cda di Autostrade, direttore dell’Ospedale israelitico, amministratore delegato di Italia previdenza, Sispi spa e Litorale. Ma non solo: l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta siede anche in molti collegi sindacali.

Il miliardario Mastrapasqua è:

plurindagato e plurimbroglione, ma nessun giudice lo condannerà mai.

vi invio un articolo

Un osservatore

“Finalmente la procura di Roma ha indagato Antonio Mastrapasqua, collezionista di poltrone con25 incarichi simultanei ed in conflitto di interesse, per la scandalosa storia delle cartelle gonfiate per portare a casa maggiori rimborsi all’Ospedale israelita, di cui è direttore generale, per un importo di 85 milioni di euro di cui 14 sarebbero non dovuti”. Così in una nota l’associazione di consumatori Adusbef commenta la notizia dell’inchiesta romana che coinvolge anche il numero uno dell’Inps Mastrapasqua.

“Antonio Mastrapasqua (vicino all’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta) – sottolinea Adusbef – collezionista di poltrone con oltre 25 incarichi simultaneamente ricoperti, fu oggetto di due esposti denunce dell’Adusbef alla procura della Repubblica di Roma, la prima il 27 gennaio 2012, la seconda il 21 maggio 2012, proprio per la vicenda dei rimborsi all’Ospedale israelitico e per la vendita dell’appartamento a Roma sede di Intesa San Paolo, in via della Stamperia, da parte di Idea-Fimit”.

Adusbef ricorda il contenuto delle denunce presentate in merito al numero uno dell’Inps: “Il‘collezionista di cariche pubbliche’, come il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua- afferma Adusbef nella nota – non pago delle 25 “poltrone” occupate contemporaneamente, senza peritarsi della crisi e della politica di sacrifici di milioni di famiglie impoverite, anche per precise responsabilità di banchieri e tecnocrati di complemento, continua ad accumularne ulteriori, senza alcun problema di ordine etico, morale e di cumulo dei compensi percepiti”.

“Il direttore dell’Inps e vice presidente di Equitalia– si legge nella nota dell’Adusbef – quasi certamente gode del dono dell’ubiquità. Infatti, oltre alle 25 cariche note, dalla presidenza di Idea Fimit, la più grande società immobiliare italiana (con 9,5 miliardi di patrimonio e 23 fondi) accusata di essere stata al centro di molteplici scandali immobiliari, alle molteplici poltrone nei collegi sindacali, ha anche un’altra serie d’incarichi . Da oltre 10 anni (agosto 2011) Mastrapasqua è direttore dell’Ospedale israelitico di Roma, un nosocomio con tre sedi, la più importante sull’isola Tiberina di fronte al Fatebenefratelli, dove il direttore dell’Inps deve far quadrare i conti”. “Non solo – evidenzia l’Adusbef – da giugno dello stesso anno, il commercialista – uomo da 1.200.000 euro l’anno – è anche amministratore unico della Litorale spa, azienda per lo sviluppo economico turistico e occupazionale del litorale laziale. Quindi, oltre ai pensionati, i cattivi pagatori, le case e le cure, Mastrapasqua si occupa anche degli stabilimenti balneari e dei loro estivi frequentatori. L’Inps- secondo un’indagine interna di Antonio Ferrara, il magistrato della Corte dei conti che vigila sulla correttezza degli atti, avrebbe un deficit di 80 milioni di euro per mancati incassi nella gestione del patrimonio immobiliare”.

“Inoltre- si legge sempre nella nota dell’Adusbef – sembra abbia assegnato e rafforzato il grande potere assunto nell’Inps dalla Kpmg, penetrata, nel tempo, all’interno delle attività nevralgiche dell’Istituto, assumendo un ruolo di primo piano non solo nell’informatica, ma nella formazione, nella vigilanza e negli altri settori strategici. In particolare sembrerebbe che il Coordinamento generale statistico attuariale abbia messo a disposizione di Kpmg non i dati statistici, che pure dovrebbero rimanere saldamente in mano pubblica, ma addirittura strumenti e formule per costruire i dati di bilancio con relativa sottrazione di funzioni all’ente per affidarle ai privati”.

“Infine – prosegue Adusbef nella nota – secondo notizie di stampa la Super-Inps, di cui Mastrapasqua è commissario unico fino al 2014, nata dalla fusione dell’Inpdap con l’Inps e l’Enpals nascerebbe già con un debito miliardario stimato, per il 2012, in 12 miliardi e 421 milioni di euro. Idea Fimit, la più grande società immobiliare italiana (con 9,5 miliardi di patrimonio e 23 fondi) presieduta da Mastrapasqua, è già stata accusata di essere stata al centro di molteplici scandali immobiliari, riguardanti anche la vendita del Palazzo sede di Intesa San Paolo a Roma, in via della Stamperia.

Per queste ragioni, Adusbef chiede alla Procura della Repubblica, l’apertura di una inchiestasulla gestione della Super-Inps da parte del commissario unico Antonio Mastrapasqua, volta ad accertare, oltre al resto, se la compensazione effettuate dal direttore dell’Ospedale israelitico, Mastrapasqua che ha risolto la sua pendenza con l’Inps presieduta dallo stesso Mastrapasqua non abbia configurato i reati di abuso di ufficio in atti pubblici e falso, posto che la legge invocata dava la possibilità di compensare, a richiesta dell’impresa creditrice della Asl, o del Comune, o del ministero, l’inadempienza di un ente pubblico che poteva essere scaricata sugli enti previdenziali per i crediti precedenti al 1985,e soprattutto perché tale norma è stata abrogata nel 1989

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