GERMANIA COMPETIZIONE COMMERCIALE

RASSEGNA STAMPA Hartz IV per tutti –       L’export tedesco ha raggiunto a settembre nuovi record, con un surplus di €24 MD. –       si calcola un surplus di €200 MD per tutto il 2013, più di qualsiasi altro paese. –       Il surplus tedesco si trasforma in debito per molti paesi importatori, come già accaduto per i paesi in crisi del Sud dell’Euro. –       Nel 1999 la Francia registrava ancora un surplus commerciale di €39MD, nel 2010 aveva già un deficit di €51,4 MD, da allora ancora aumentato. Nel 2010 oltre la metà del deficit commerciale francese era dovuto all’import dalla […]
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RASSEGNA STAMPA

Hartz IV per tutti

–       L’export tedesco ha raggiunto a settembre nuovi record, con un surplus di €24 MD.

–       si calcola un surplus di €200 MD per tutto il 2013, più di qualsiasi altro paese.

–       Il surplus tedesco si trasforma in debito per molti paesi importatori, come già accaduto per i paesi in crisi del Sud dell’Euro.

–       Nel 1999 la Francia registrava ancora un surplus commerciale di €39MD, nel 2010 aveva già un deficit di €51,4 MD, da allora ancora aumentato. Nel 2010 oltre la metà del deficit commerciale francese era dovuto all’import dalla Germania; nel 2012 il deficit commerciale francese verso la Germania era di €40MD.

–       L’offensiva export tedesca riguarda non solo la Francia ma diversi altri paesi UE, la Commissione UE si è espressa a loro difesa, minacciando di denunciare la Germania; per non mettere a rischio lo sviluppo economico della UE, Berlino deve prendere contro misure, ad es. aumentare almeno in modo sensibile i salari reali.

–       Si inaspriscono le critiche anche al di fuori della UE contro il forte orientamento per l’export della Germania e la politica di bassi salari su cui si fonda – con la quale i governo rosso-verde e la Grosse Koalition ha avvantaggiato l’industria tedesca, soprattutto verso i paesi dell’Euro; durante questi governi la Germania era l’unico paese della UE in cui i salari reali erano in calo: -0,8% nel 2000-2008, mentre in Francia sono aumentati del 9,6% e in GB del 26,1%.

–       Dall’acuirsi della crisi dell’euro il flusso commerciale tedesco si è spostato, diminuendo nei paesi soggetti alle misure di austerità dettate da Berlino, e aumentando verso altri paesi, alcuni dei quali a loro volta rischiano a lungo termine un indebitamento.

–       Ad es. l’export tedesco verso l’Italia è sceso dai €58,5 MD del 2010 ai €56MD del 2012; quelli verso la Spagna da €34,5 MD a €31 MD.

–       È invece aumentato l’export tedesco verso gli USA, da €20,5 MD a oltre €36MD,

–       così pure quello verso Turchia, Messico, Australia.

Il ministero Finanze USA accusa Berlino di minacciare la stabilità dell’economia internazionale, accusa ripresa da vari commentatori tra cui l’economista Paul Krugman: la Germania trasferisce la spesa dei paesi in merci e servizi a favore delle proprie merci e servizi e si prende così anche posti di lavoro; in questo la Germania sfrutta un vantaggio aggiuntivo, l’euro.

–       Già nel 2007 il surplus commerciale della Germania superava il 6%, quota di referenza UE.

–       L’FMI chiede alla Germania di ridurre il suo surplus commerciale, con limiti vincolanti, richiesta decisamente respinta da Berlino; niente aumento domanda interna tramite aumenti salariali.

Controproposta tedesca: tocca ai paesi che subiscono l’offensiva dell’export tedesco attuare adeguamenti strutturali, vale a dire riduzioni di salari e spesa sociale, su modello delle riforme Hartz.

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