DALLE BARZELLETTE ALLE FAVOLETTE

Redazione di Operai Contro, Dopo settimane di tira e molla, Giorgio Napolitano ha annunciato di voler deporre nel processo sulla trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra. Con una lettera al presidente della corte d’assise di Palermo Alfredo Montalto, che presiede il dibattimento sul patto Stato – mafia, si è detto “lieto di dare un utile contributo all’accertamento della verità processuale”. “Il Presidente – scrivono dal Colle al palazzo di giustizia di Palermo – sarebbe ben lieto di dare, ove ne fosse in grado, un utile contributo all’accertamento della verità processuale, indipendentemente dalle riserve sulla costituzionalità dell’art. 205, comma 1, del codice di […]
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Redazione di Operai Contro,

Dopo settimane di tira e molla, Giorgio Napolitano ha annunciato di voler deporre nel processo sulla trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra.

Con una lettera al presidente della corte d’assise di Palermo Alfredo Montalto, che presiede il dibattimento sul patto Stato – mafia, si è detto

“lieto di dare un utile contributo all’accertamento della verità processuale”.

“Il Presidente – scrivono dal Colle al palazzo di giustizia di Palermo – sarebbe ben lieto di dare, ove ne fosse in grado, un utile contributo all’accertamento della verità processuale, indipendentemente dalle riserve sulla costituzionalità dell’art. 205, comma 1, del codice di procedura penale espresse dai suoi predecessori”.

Come dire che invece di sottrarsi, il Presidente annuncia di essere pronto di ricevere la corte, i pm e gli avvocati difensori al Colle.

Un’udienza storica, dato che nel processo sulla Trattativa, oltre a generali dell’Arma e boss mafiosi, ci sono alla sbarra anche politici come l’ex senatore Marcello Dell’Utri e soprattutto l’ex ministro Nicola Mancino, accusato di falsa testimonianza.

Un lettore

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