GLI ANNEGATI D’EUROPA

Redazione Di Operai contro, t’invio le note di un operaio ad un volantino dei “circoli operai” di Lotta Comunista  Scrive Lotta Comunista:Non si può stare zitti o rimanere indifferenti davanti alle tragedie dell’immigrazione Operaio:Il buonismo si unisce al coro unanime, dal papa a tutto il parlamento dei borghesi. Scrive Lotta Comunista: Uomini in cerca di una vita migliore,famiglie in fuga dalle guerre che insanguinano i loro Paesi affrontano viaggi estenuanti e tragici per offrirsi qui come forza lavoro.                                                                                                      Operaio: Il buon uomo, come tutti i borghesi grandi e piccoli, ha la stessa spiegazione: fuggono da guerre e vogliono stare […]
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Redazione Di Operai contro,

t’invio le note di un operaio ad un volantino dei “circoli operai” di Lotta Comunista 

Scrive Lotta Comunista:Non si può stare zitti o rimanere indifferenti davanti alle tragedie dell’immigrazione

Operaio:Il buonismo si unisce al coro unanime, dal papa a tutto il parlamento dei borghesi.

Scrive Lotta Comunista: Uomini in cerca di una vita migliore,famiglie in fuga dalle guerre che insanguinano i loro Paesi affrontano viaggi estenuanti e tragici per offrirsi qui come forza lavoro.                                                                                                     

Operaio: Il buon uomo, come tutti i borghesi grandi e piccoli, ha la stessa spiegazione: fuggono da guerre e vogliono stare meglio. Ma non sono gli stessi borghesi grandi e piccoli che producono guerre e una miseria inaudita con il loro intervento in Africa? Forse il sig. Scaroni   dell’ENI non è responsabile delle miserie e delle guerre che sconvolgono la Nigeria? Solo per fare un esempio. Ma il nostro buonista preferisce eludere questo problema.     

                                                                                                                                   

Scrive Lotta Comunista: E qui così vengono accolti, in mezzo all’inettitudine e alle lacrime di coccodrillo. La politica italiana sull’immigrazione è fatta di demagogia parolaia, prediche buoniste e declamazioni da legge & ordine, che durano il tempo di un comizio elettorale.  Ma d’altra parte i politicanti dell’appartenenza hanno perso il senso della realtà da parecchio, li vediamo tutti i giorni nelle stanze della politica romana girare a vuoto su se stessi. Anche in questi giorni hanno inscenato l’ennesima resa dei conti che è finita in un mega inciucio. Che ci si può aspettare da loro? Meno di niente. Adesso i cialtroni s’appellano tardivamente all’Europa.          

L’Unione Europea è entrata nella vita quotidiana dei suoi cittadini – propone, consiglia, dispone regole, tagli e riforme. I Commissari dell’Unione mettono ormai il becco su tutto.                                                                                                    

Operaio: Il buon uomo è risentito, ce l’ha con i Commissari Europei : perbacco dove è la sovranità dell’Italia? Eppure si spacciava per internazionalista, eppure si è definito da altre parti Leninista: gli operai non dovevano vedersela prima di tutto con i loro governi borghesi?

Scrive Lotta Comunista: I paesi dell’Unione Europea hanno poderosi mezzi, missioni militari in tutto il mondo e non riescono a garantire la sicurezza e l’assistenza in un tratto di mare attraversato ogni anno da decine di migliaia di persone.                                                                                                                                                                                                                  

Operaio: Il buon uomo è stato accontentato, delle belle navi da guerra pattugliano il Mediterraneo ma non lo fanno per il bene degli emigranti,  hanno dei problemi con l’opinione pubblica. L’operazione navale non è che una rivisitazione mistificata dei “respingimenti”, ma è difficile da capire.

Scrive Lotta Comunista: E bisogna anche dire chiara e forte una verità da tutti taciuta: di quelle decine di migliaia di uomini e di donne l’Europa ha urgentemente bisogno. L’Europa è vecchia, con le culle vuote, i conti pensionistici e sanitari fortissimamente in deficit – ha bisogno di giovani per reggere la sua economia e i suoi sistemi previdenziali. Dovrebbero fare ponti d’oro ai giovani lavoratori provenienti da ogni parte del mondo.                                                                                                                                                                    

Operaio:  Qui il buon uomo si dimostra un borghese intelligente che dice ai suoi compari: non fate gli scemi, degli emigranti abbiamo bisogno, le culle sono vuote.

Scrive Lotta Comunista: Ma nelle società capitalistica gli individui sono abbandonati in balia delle cieche leggi del mercato, ogni misura di sicurezza è un costo, ogni progetto che vada oltre i rendiconti trimestrali dei profitti è accantonato. I lavoratori devono reagire, opporsi a una società, a una politica che spreca immense risorse e sacrifica così la vita degli uomini. Anche ogni affogato sulle spiagge d’Europa è una vittima della lotta di classe, una sentenza di condanna per una borghesia avida e miope e per un sistema sociale in profonda decadenza.

Predica finale: le leggi di mercato cieche? Ci vedono benissimo e si fondano sullo sfruttamento operaio. I lavoratori devono reagire contro lo spreco e i sacrifici umani? I lavoratori!  Mi raccomando quelli del braccio e della mente, quelli della mente se sono ingegneri poi sono particolarmente sensibili allo spreco, razionalizzare è il loro motto preferito anche nella produzione , li conosciamo bene. Il sacrificio umano inizia aimè, nelle miniere, nelle fabbriche di tutto il mondo e finisce sulle coste di Lampedusa.                 

Come sempre la critica dei buoni uomini si ferma all’apparenza: la borghesia se spreca immense risorse è perché non gli sono costate niente, le hanno prodotte gli operai col loro lavoro non pagato. Se sacrifica vite umane lo fa perché non ne ha bisogno per accumulare capitale, ne ha in sovrannumero. Se li sacrifica in fabbrica è perché devono rendere senza limiti.  Alla fine il buon uomo ce l’ha con la borghesia avida e cieca, pensa che se fosse un po’ meno avida e un po’ più lungimirante andrebbe meglio.                                                        

E si spacciano per marxisti, ma forse dal marxismo rimasticato dalla piccola borghesia non ci si poteva aspettare di più.

 

 

 

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