RASSEGNA STAMPA
Da Asia Times, NYT, Handelsblatt, Handelszeitung, Faz, Süddeutsche Zeitung,
– Con la ripresa dell’economia USA in Giappone e Nord Europa, la crescita è rallentata in diversi paesi Brics, che avevano sostenuto la crescita globale;
– gli investitori stanno riportando denaro negli Usa per approfittare dell’aumento dei tassi di interesse, annunciato dalla FED,
– le valute di diversi paesi in sviluppo, che hanno beneficiato della politica espansiva della FED, si sono ora fortemente svalutate rispetto al $, in particolare la moneta dell’India.
– Non si parla di una nuova grande crisi dei paesi emergenti, ma tornano i ricordi della crisi asiatica degli anni Novanta o quella dei paesi latino-americani degli anni Ottanta, scatenata dalla strategia di aumento dei tassi di interesse del presidente Fed Volcker contro l’inflazione americana negli anni Settanta (FAZ).
– Al G20 di San Pietroburgo i Brics hanno tenuto un mini-vertice per coordinare una posizione comune sulla Siria:
– sono in bocco contrari all’intervento militare, la guerra avrebbe un effetto molto negativo sull’economia globale.
– Hanno discusso come aumentare l’interscambio, usando le proprie divise;
– come sviluppare i propri mercati;
– come migliorare le relazioni commerciali.
– Strategia comune: elaborare vie di fuga contro l’egemonia del dollaro Usa;
– hanno discusso sulla Banca di sviluppo dei BRICS (struttura dei capitali, quote e governance):
– il capitale inziale sarà di $50MD, la sua realizzazione chiederà ancora dei mesi;
– sarà creato un Fondo collettivo di emergenza da $100 MD (inizialmente si parlava di $240MD), una specie di FMI dei paesi emergenti, per difendere le proprie valute contro le turbolenze;
– dovrebbe entrare in funzione al prossimo vertice dei Brics nel 2014 in Brasile. Non è chiaro quando potrà intervenire nello scambio monetario.
– La Cina vi contribuirà con $41MD; Brasile, India e Russia con $18MD ognuna; Sudafrica con $5MD.
– Il giornale economico tedesco Handelszeitung parla di primo “megacolpo” dei 5 Brics
– Cina e Russia, nella prospettiva di un interscambio commerciale da $200MD entro il 2020, hanno discusso su una serie di grandi progetti infrastrutturali, non solo riguardanti gas e oleodotti.
– Per Russia e Cina la prossima settimana ci sarà il vertice annuale SCO (Shanghai Cooperation Organisation).
– I giornali tedeschi sottolineano la richiesta (indiretta) agli Usa della Cancelliera tedesca, Merkel: tener conto degli effetti globali della loro politica monetaria, di agire in modo cooperativo per evitare fratture nello sviluppo economico; altrettanto i rappresentanti di Russia e Cina.
– Faz accusa: la FED prende le sue decisioni considerando quasi esclusivamente l’andamento economico interno degli USA.
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Cina, India
Asia Times 130906
Cina e India di fronte ad una sfida di stabilità
Anand V
– Quinto round del Dialogo strategico India-Cina (20 agosto 2013; il primo nel 2005, poi 2006, 2007, 2010).
– L’India rappresenta un importante enorme mercato per le merci e i servizi della Cina, e per i suoi investimenti, soprattutto in infrastrutture. Significativamente il nuovo primo ministro cinese, Li Keqiang ha scelto l’India come sua prima visita
– Inoltre la Cina cerca di allontanare l’India dalla strategia americana del perno sull’Asia, per questo sono sul tavolo anche piani di cooperazione per la difesa: in prospettiva la sigla dell’Accordo di cooperazione per la difesa dei confini (BDCA), anche se su questo accordo pesa la disputa ancora aperta sui confini.
– Discusse anche questioni di contesa bilaterale, riguardanti commercio, confini e corsi d’acqua transfrontalieri, assieme a questioni regionali e globali.
– Il risultato di maggior rilievo del 5° Dialogo strategico: individuazione di misure per ridurre la bilancia commerciale che è a favore della Cina per $35MD:
– la riduzione restrizioni cinesi sulle importazioni dall’India ridurranno di $7MD/anno il deficit commerciale dell’India verso la Cina.
– discusso l’aumento degli investimenti cinesi in India:
proposta la creazione di un parco industriale cinese nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh.
– Discusso anche lo sviluppo del corridoio Bangladesh-Cina-India-Myanmar (BCIM); la situazione post 2014 in Afghanistan, un’area di crescente convergenza Cina-India, nonostante la competizione economica, convergenza importante dato che l’Afghanistan è vicino alle regioni separatiste del Kashmir (India) e dello Xinjiang (Cina).
– La Cina potrebbe far pressione sul Pakistan perché non metta a rischio la stabilità in Afghanistan, in vista del futuro impegno cinese e indiano in esso.
I militari cinesi continuano a cooperare con quelli pakistani, nonostante le infiltrazioni e le offensive pakistane contro l’India … Se la Cina vuole allontanare l’India dalla strategia asiatica degli Usa, deve prendere le distanze dai militari pakistani.
[R+T]
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