Ribelliamoci alla guerra e alle ipocrete coperture

Gentile Direttore

Spedita la super nave da guerra lanciamissili, oggi fa il digiuno contro la guerra in Siria, ecco come giustifica  Roberta Pinotti del Pd, sottosegretario alla Difesa, l’invio del cacciatorpediniere “Andrea Doria”, davanti alle coste libanesi: “Sia chiaro non siamo lì per fare la guerra ma solo a scopo preventivo”. I 1.100 caschi blu italiani rischiano di trovarsi tra 2 fuochi, fra israeliani e milizie libanesi di Hezbollah e allora, spiega la Pinotti, “il nostro compito è di portarli in salvo”.

Questa è la strada per aprire il fuoco in qualsiasi momento in un mare affollato di navi da guerra, che si fronteggiano, dalle portaerei americane ai sottomarini russi, a navi francesi, israeliane, turche.

Qui sotto un riassunto stringato delle potenti armi di “pace” e di “salvataggio” dell’Andrea Doria.

2 lanciasiluri (2 tubi singoli con una scorta di 24 siluri.

2 cannoni navali Oto – Melara Oerlikon KBA 25mm/80.

2 sistemi di puntamento multisensore.

3 cannoni navali OTO Breda 76mm/62 super rapido.

1 sistema di guerra elettronico EWS con 2 lanciatori AMS Oto – Melara in funzione antimissile.

1 sistema missilistico superficie/superficie di tipo TESEO Mk2 con 6 missili.

1 Sistema di scoperta infrarosso Sagem Vampir.

1 Piattaforma e radar per apportaggio elicotteri armati con siluri.

1 Lanciatore verticale Sylver A50 per 48 missili Aster.

1 radar tridimensionale a lunga portata.

1 radar multifunzionale tridimensione Selex.

Ribelliamoci contro la guerra dei padroni, contro le ipocrite coperture “umanitarie”.

Saluti operai da Sesto San Giovanni MI