ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL SITO

PER IL DIBATTITO Cari compagni sono un operaio metalmeccanico “rottamato” e militante del PCL, nonchè uno dei redattori del blog PCL-Forlì Cesena. Mi sembra che sostanzialmente  siamo d’accordo sui temi politici di fondo , anche se probabilmente divisi dalla tattica da adottare. Ma non è questo che ora m’interessa: in questa fase mi sembra quasi scontata la frammentazione delle organizzazioni  proletarie riflettendo la condizione di estrema debolezza oggettiva della classe . Vorrei limitarmi  perciò ad un ragionamento    circoscritto all’attuale condizione  delle classi lavoratrici ed al loro livello di coscienza e potenzialità e quindi, relativamente alla comunicazione,(cioè alla nostra capacità  […]
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PER IL DIBATTITO

Cari compagni sono un operaio metalmeccanico “rottamato” e militante del PCL, nonchè uno dei redattori del blog PCL-Forlì Cesena. Mi sembra che sostanzialmente  siamo d’accordo sui temi politici di fondo , anche se probabilmente divisi dalla tattica da adottare. Ma non è questo che ora m’interessa: in questa fase mi sembra quasi scontata la frammentazione delle organizzazioni  proletarie riflettendo la condizione di estrema debolezza oggettiva della classe . Vorrei limitarmi  perciò ad un ragionamento    circoscritto all’attuale condizione  delle classi lavoratrici ed al loro livello di coscienza e potenzialità e quindi, relativamente alla comunicazione,(cioè alla nostra capacità  di costruire ed elaborare un qualche punto di riferimento per le lotte)  aprire una riflessione comune sulla necessità di superare l’attuale  frammentazione degli strumenti a nostra disposizione. Intendo evidenziare la  pletora di siti web che attualmente e in competizione tra loro affollano la
rete; che  si ignorano fra loro ripetendo sostanzialmente e quasi inutilmente le stesse problematiche. Eppure dovrebbe essere parte fondante del nostro patrimonio storico la coscienza che prima viene sempre la lotta di classe che è strutturale al sistema e poi la nascita dello strumento politico che la rappresenta ai vari livelli: partito, movimento, sindacato ecc. Se non c’è unità nella lotta di classe non può esistere altro genere  di unità: politica o programmatica.
Concludo non spingendomi troppo oltre: è possibile immaginare , dunque, un lavoro per costruire al livello nazionale uno strumento operaio di informazione ed elaborazione teorica che sia abbastanza forte da rompere il muro di gomma che ci circonda? Certo la tecnologia, e le relative forme della propaganda sono sempre state in mano di chi detiene il potere politico, ma mi sembra che continuare così sia davvero del tutto inutile oltre che controproducente trasmettendo l’immagine ( vera o presunta)di una miriade di gruppuscoli del tutto autoreferenziali.
Resto in attesa di una vostra risposta
Saluti proletari

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