TUNISIA VERSO LA GUERRA CIVILE

Redazione di Operai contro, Mohamed Brahmi, dirigente del Fronte Popolare (sinistra) e deputato dell’Assemblea costituente tunisina, è  caduto questa mattina in unagguato davanti alla sua abitazione. Secondo le prime notizie, Brahmi e’ stato falciato da 11 colpi di arma da fuoco a Citè Al Ghazela, sotto gli occhi dei familiari, tra cui la figlia. Subito dopo l’agguato, una folla di simpatizzanti dell’opposizione si è radunata davanti all’ospedale e nella centrale Avenue Bourguiba. E nel Paese cresce la tensione: in una giornata di festa della Repubblica ( 25 luglio) e della bandiera nazionale, e a pochi giorni dal sesto mese dall’assassinio di Chokri Belaid (numero due del Fronte […]
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Redazione di Operai contro,

Mohamed Brahmi, dirigente del Fronte Popolare (sinistra) e deputato dell’Assemblea costituente tunisina, è  caduto questa mattina in unagguato davanti alla sua abitazione. Secondo le prime notizie, Brahmi e’ stato falciato da 11 colpi di arma da fuoco a Citè Al Ghazela, sotto gli occhi dei familiari, tra cui la figlia.

Subito dopo l’agguato, una folla di simpatizzanti dell’opposizione si è radunata davanti all’ospedale e nella centrale Avenue Bourguiba.

E nel Paese cresce la tensione: in una giornata di festa della Repubblica ( 25 luglio) e della bandiera nazionale, e a pochi giorni dal sesto mese dall’assassinio di Chokri Belaid (numero due del Fronte Popolare, assassinato il 6 febbraio scorso), un altro dirigente della stessa coalizione di sinistra viene ucciso sotto casa.

A febbraio l’assassinio di Belaid era stato attribuito da gran parte della opinione pubblica agli islamisti e gli stessi esponenti di Ennahda( partito al governo), per scaricare le accuse, avevano indicato gruppi estremisti salafiti.

Brahmi era il leader di una delle formazioni di tradizione nazionalista confluite nel Fronte Popolare di sinistra, una coalizione che si è rafforzata nei sondaggi dopo la mobilitazione per Chokri Belaid, raggiungendo però al massimo il 10% dei consensi. E’ la stessa coalizione dove militano anche i più radicali oppositori degli islamistiRadia Nasraoui, moglie del leader comunista Hamma Hammami (numero uno del Fronte), una degli avvocati più illustri del Paese , è entrata nel collegio di difesa della Femen Amina.

In Tunisia la guerra civile è iniziata

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