FRANCESCO INCONTRA LETTA

Redazione di Operai Contro, le fotografie continuano. E’ durato circa 30 minuti il colloquio privato tra papa Francesco e il presidente del Consiglio Enrico Letta, ricevuto stamane dal Pontefice al Palazzo apostolico vaticano. La visita di Letta si è svolta in un clima estremamente cordiale, rilassato, con il Papa e il capo del governo italiano sempre molto sorridenti( che cosa avranno avuto da sorridere)   Nel colloquio tra il Papa e il premier Enrico Letta si è parlato delle “principali prove” che l’Italia e l’Unione Europea “stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell’adozione di misure che creino e tutelino […]
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Redazione di Operai Contro,

le fotografie continuano.

E’ durato circa 30 minuti il colloquio privato tra papa Francesco e il presidente del Consiglio Enrico Letta, ricevuto stamane dal Pontefice al Palazzo apostolico vaticano. La visita di Letta si è svolta in un clima estremamente cordiale, rilassato, con il Papa e il capo del governo italiano sempre molto sorridenti( che cosa avranno avuto da sorridere)

 

Nel colloquio tra il Papa e il premier Enrico Letta si è parlato delle “principali prove” che l’Italia e l’Unione Europea “stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell’adozione di misure che creino e tutelino l’occupazione, soprattutto giovanile”. Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana. Durante i “cordiali colloqui” del premier Letta prima con papa Francesco e quindi con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, “ci si è soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i cittadini e le istituzioni dell’Italia e dell’Unione Europea stanno sostenendo, in particolare, a proposito dell’adozione di misure che creino e tutelino l’occupazione, soprattutto giovanile”. Si è poi riconosciuto “il fattivo apporto che le famiglie italiane e le istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese”, riferisce ancora il comunicato della sala stampa. “Non si è mancato, inoltre – prosegue -, di considerare alcuni temi di politica internazionale, con una preoccupata attenzione all’evoluzione del contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all’area mediterranea e mediorientale”. È stato infine ribadito, conclude la nota, “il positivo convincimento delle Parti di proseguire nella reciproca collaborazione per il progresso della Nazione italiana e per il bene della comunità internazionale”.

Ma perché Francesco non dona ai poveri le ricchezze della chiesa?

Forse Francesco vuole allenarci a guadagnare il paradiso

Un lettore

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