I RIBELLI EGIZIANI AVANZANO

Egregio direttore, avanza la ribellione in Egitto. Una marea umana ha invaso ieri il Cairo e tutte le regioni dell’Egitto per dire a Morsi, il primo dei Fratelli musulmani, di andarsene. Si è trattato delle manifestazioni più imponenti mai avvenute dalla caduta di Mubarak nel 2011: secondo fonti dell’opposizione, circa 17 milioni di persone sono scese in strada. Il presidente da parte sua ha detto che non cederà mai. Milioni di persone in tutto il Paese, ma nella capitale in particolare, sono scese in piazza con bandiere egiziane e migliaia di cartellini rossi, a simbolizzare la richiesta di espulsione per il […]
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Egregio direttore,

avanza la ribellione in Egitto.

Una marea umana ha invaso ieri il Cairo e tutte le regioni dell’Egitto per dire a Morsi, il primo dei Fratelli musulmani, di andarsene.

Si è trattato delle manifestazioni più imponenti mai avvenute dalla caduta di Mubarak nel 2011: secondo fonti dell’opposizione, circa 17 milioni di persone sono scese in strada. Il presidente da parte sua ha detto che non cederà mai. Milioni di persone in tutto il Paese, ma nella capitale in particolare, sono scese in piazza con bandiere egiziane e migliaia di cartellini rossi, a simbolizzare la richiesta di espulsione per il capo dello Stato eletto democraticamente un anno fa.

Migliaia di manifestanti si sono invece assiepati nella contro-manifestazione, che per due giorni ha occupato lo spiazzo davanti alla moschea di Rabaa el Adwayea al Cairo, dove si sono riuniti i supporter di Morsi e della Fratellanza in nome della legittimità del presidente. Una legittimità che lo stesso Morsi ha invocato in una intervista al britannico The Guardian, una delle pochissime che ha concesso ad un media straniero. “Non c’è spazio di discussione su questo punto. Ci possono essere manifestazioni e le persone possono esprimere la loro opinione ma il punto cruciale è l’applicazione della costituzione. Questo è il punto cruciale”, ha messo in chiaro il presidente egiziano. Il portavoce della presidenza ha ribadito ai giornalisti che non ci saranno concessioni, anche se ha parlato della necessità di un dialogo. In serata Morsi ha fatto il punto con il premierHisham Qandil dopo essersi tenuto in contatto per tutta la giornata con i ministri della Difesa, dell’Interno e il capo dell’intelligence.

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