MEDIO ORIENTE, CINA, USA, ISRAELE, TURCHIA

RASSEGNA STAMPA Da Pechino a Gerusalemme MICHAEL AUSLIN –       Il piano di pace di Xi Jinping, al di là della sua realizzabilità, è un ulteriore segnale delle ambizioni di potenza della Cina e del calo di influenza degli USA. Il MO, da tempo ritenuta area di influenza dell’America, potrebbe diventare teatro di competizione tra USA e Cina, come sembra preannunciare l’improvviso interesse di Pechino ad Israele. queste visite fanno parte dello sforzo della Cina di rivendicare un ruolo di grande potenza, dall’America Latina all’Africa, completando la potenza economica con l’influenza politica e la proiezione militare. –       Dall’altra la Cina […]
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RASSEGNA STAMPA

Da Pechino a Gerusalemme

MICHAEL AUSLIN

       Il piano di pace di Xi Jinping, al di là della sua realizzabilità, è un ulteriore segnale delle ambizioni di potenza della Cina e del calo di influenza degli USA.

Il MO, da tempo ritenuta area di influenza dell’America, potrebbe diventare teatro di competizione tra USA e Cina, come sembra preannunciare l’improvviso interesse di Pechino ad Israele.

queste visite fanno parte dello sforzo della Cina di rivendicare un ruolo di grande potenza, dall’America Latina all’Africa, completando la potenza economica con l’influenza politica e la proiezione militare.

       Dall’altra la Cina ha specifiche ragioni per focalizzarsi su Israele, mentre la Siria brucia e l’Iran sta costruendo la bomba.

o   L’export di petrolio dal Golfo spiega in parte l’atteggiamento della Cina, in MO;

o   il conflitto israelo-palestinese è usato anche dalla Cina come copertura per impedire interventi anti-Iran e per non farsi coinvolgere nella questione siriana.

Qualunque siano le motivazioni della Cina, Abbas può usare l’appoggio cinese ad uno Stato palestinese per bilanciare l’influenza gli USA.

       Durante la sua visita a Pechino, il primo ministro israeliano ha preferito ignorare le posizioni antitetiche su Iran e Siria, concentrando l’attenzione sul rafforzamento delle relazioni economiche con la Cina, suo terzo partner commerciale dopo Usa e UE:

o   l’interscambio Israele-Cina è quasi raddoppiato nel quinquennio 2007-2012, da $4,5MD a €8MD.

o   In discussione un accordo di libero scambio, siglati diversi accordi per investimenti e ricerca congiunta.

Netanyahu: l’alleanza tra le capacità di ricerca israeliane e le capacità produttive della Cina sarebbe una combinazione vincente.

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Turchia, Mo

Wsj     130516

La Turchia e il sogno della rinascita ottomana

HILLEL FRADKIN e LEWIS LIBBY

       Tesi WSJ:

o   In contrapposizione alle tesi neo-ottomanesimo (ministro Esteri Davutoglu e primo ministro Erdogan) che prevedono/auspicano la restaurazione dell’unità dei paesi musulmani, sotto la guida della Turchia:

       Per il MO é piuttosto prevedibile un’era di frammentazione e disordine, simile a quella del XVI e XVII secolo, con lo scontro tra il sunnismo ottomano combatte contro lo sciismo safavida iraniano, e la vittoria del primo;

       l’unità del XVIII e XIX era garantita dalla potenza ottomana, oggi la Turchia non può avere questo ruolo,

o   come dimostrato dalle frustrazioni di Ankara per la guerra civile siriana.

       L’islamismo sunnita è oggi diviso in potenti campi potenzialmente rivali:

o   i salafiti arabi e i loro cugini Fratelli musulmani competono con i turchi per il controllo.

o   I curdi, a lungo maltrattati dalla Turchia potrebbero entro vent’anni superare i turchi in Turchia e, anche prima, conquistarsi un proprio Stato in Irak.

Ironicamente per Davutoglu, la pace e l’ordine potrebbero dipendere ancora dalle potenze estere, con gli Usa ancora alleato “naturale”.

§  i turchi hanno re-imparato una vecchia lezione: non è saggio affidarsi alla Russia o agli europei;

§  Cina e India, interessate a trarre profitti economici, non hanno  ancora investito per la sicurezza della regione,

§  hanno inoltre problemi interni con i musulmani.

Inoltre l’Iran, appoggiata a volte dalla Russia, compete per la supremazia con la Turchia.

Non è dato sapere se gli Usa riprenderanno il proprio ruolo in MO, per propria scelta o costretti?

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Il neo-ottomanesimo del governo turco punta sull’islam come ideologia unificatrice nella regione mediorientale, assieme alla potenza politica, economica e militare della Turchia.

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