anche LA CGIL VA A MORIRE

La CGIL della socialista Camusso apre con progressività alla richiesta di unione arrivata da Confindustria per bocca del suo presidente, Giorgio Squinzi. Il prossimo Primo Maggio potrebbe essere l’occasione per presentare la nuova supposta per gli operai ed i lavoratori tutti: i tre segretari confederali infatti starebbero già trattando su una sintesi comune. La posizione supina e ferocemente ipocrita e farisea delle cosiddette “parti sociali” viene dimostrata per l’ennesima volta quando Squinzi alza appena un po’ di più il tono di voce, dichiarando che “si è perso già un punto di PIL” e soprattutto che “la pazienza è scaduta”. […]
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La CGIL della socialista Camusso apre con progressività alla richiesta
di unione arrivata da Confindustria per bocca del suo presidente,
Giorgio Squinzi.

Il prossimo Primo Maggio potrebbe essere l’occasione per presentare la
nuova supposta per gli operai ed i lavoratori tutti: i tre segretari
confederali infatti starebbero già trattando su una sintesi comune.

La posizione supina e ferocemente ipocrita e farisea delle cosiddette
“parti sociali” viene dimostrata per l’ennesima volta quando Squinzi
alza appena un po’ di più il tono di voce, dichiarando che “si è perso
già un punto di PIL” e soprattutto che “la pazienza è scaduta”. Un
richiamo al governo (che non c’è) certamente, ma anche un messaggio
polifonico rivolto agli altri occupanti di poltrone al CNEL.

A rendere più esplicito il concetto, ci pensa il rappresentante per
Confindustria delle piccole e medie imprese, ovvero il 90% almeno
dell’economia italiana, Vincenzo Boccia che chiede un “patto di
fabbrica” con l’unione tra industriali e sindacati per superare una fase
“di immobilismo irresponsabile” della politica.

Bonanni e Angeletti per CISL e UIL di peli sulla lingua dopo la vicenda
FIAT non ne hanno più neanche l’ombra, e bava alla bocca corrono
incontro al padrone. “L’accordo si può fare” ;”Siamo schiacciati dalle
tasse, dobbiamo far ripartire l’economia” ; “Dobbiamo tirare un pungo
forte sul tavolo come segnale” le estasiate dichiarazioni di Bonanni.

A ruota Angeletti, che si spinge oltre proponendo…. uno
sciopero-serrata comune con padroni e padroncini!

Camusso si deve differenziare mantenendo nervi saldi. Da tenere
primariamente in considerazione c’è tutto l’universo più combattivo
dentro la CGIL, FIOM e FILLEA in testa su tutti. Non può sperticarsi in
rilanci congiunti col padronato, ma apre piano piano la porta
dichiarando che “un patto di trentiniana memoria è possibile” e poi,
facendo la voce più grossa, esorta a “chiudere la stagione degli
strappi, perchè le buone relazioni sono basilari per una diversa azione
comune”.

E’ ovvio per noi operai che questa situazione incandescente potrebbe
sancire la definitiva morte di ogni concetto di rappresentanza sociale.
Il peso storico e sociale di una decisione di esplicita comunanza col
padronato è imponente; il principio dell’esistenza di un soggetto
mediatore tra lavoro e capitale verrebbe irrimediabilmente a mancare.

Le parti sociali decidono in QUESTA fase cosa fare dei milioni di
salariati italiani: immaginabile come andrà a finire.

Per queste ragioni noi operai saremo forzatamente spediti al fronte,
ancora una volta, sotto il fuoco incrociato sinergico di sindacati e
padrone. La differenza stavolta sta nel più grave momento di crisi
sociale, politica ed economica insieme dell’intero Paese.

Forse è il momento di dare un’ulteriore accelerata alla costruzione del
partito degli operai.

NON DOBBIAMO finire in trincea senza armi nè equipaggiamento. NON
DOBBIAMO finire nella macelleria messicana incrociata.

Le parole di Camusso vanno valutate DA SUBITO in maniera tale da poterle
giudicare con scientifica scienza d’impronta marxista al momento
opportuno, quando ogni velo sarà caduto. Ad ogni attacco, l’adeguata
risposta.

La giustizia operaia prevede che nessun criminale resti impunito;
qualcuno si dovrà ingoiare qualsiasi straccetto plurifirmato.

Saluti Operai anticollaborazionisti

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1 Comment

  1. Ercole2

    Ci penseranno i compagni di LOTTA COMUNISTA a guidare la CGIL su posizini rivoluzionarie con il loro lavoro di talpa…..