FACCHINI, ON STRIKE

Report completo redatto da Fabio alla fine della giornata di  ieri (riguardo alla Lombardia, riguardo all’Eemilia stanno già girando da ieri stesso report e immagini  delle cariche poliziesche ad Anzola. _Come dal titolo di un articolo apparso oggi sul manifesto (http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9215 [1]) i facchini ieri, anche a Milano, hanno fatto strike_ _ Si ritiene quindi utile fornire qui una breve carellata, in ordine cronologico, delle iniziative svolte sul territorio milanese e nella provincia di Lodi_ – Ore 24: A sorpresa (dell’azienda) comincia lo sciopero alla DHL DI CARPIANO, uno degli snodi più importanti della principale azienda italiana della logistica. […]
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Report completo redatto da Fabio alla fine della giornata di  ieri (riguardo alla Lombardia, riguardo all’Eemilia stanno già girando da ieri stesso report e immagini  delle cariche poliziesche ad Anzola.

_Come dal titolo di un articolo apparso oggi sul manifesto (http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9215 [1]) i facchini ieri, anche a Milano, hanno fatto strike_

_ Si ritiene quindi utile fornire qui una breve carellata, in ordine cronologico, delle iniziative svolte sul territorio milanese e nella provincia di Lodi_

– Ore 24: A sorpresa (dell’azienda) comincia lo sciopero alla DHL DI CARPIANO, uno degli snodi più importanti della principale azienda italiana della logistica. 140 operai incrociano le braccia ed escono dai magazzini all’improvviso. Ad attenderli fuori dai cancelli delegazioni oiperaie della AF di Massalengo, della Stef di Tavazzano, della tnt di Peschiera e Piacenza e dei loro vicini della SDA di Carpiano. Oltre 200 persone bloccano i cancelli impedendo l’entrata e l’uscita delle merci. L’intenzione è chiara: dare inizio allo sciopero generale a Milano e proseguire fino all’ottenimento delle proprie rivendicazioni specifiche

– Ore 24: il Cobas della AF DI SORESINA (CR) dà inizio al proprio sciopero uscendo dall’impianto e dandosi appuntamento per il picchetto alle 6 della mattina

– Ore 4: Con la fine del turno del giovedì inizia lo sciopero alla STEF DI TAVAZZANO appoggiato da una dellegazione provreniente dai cancelli dalla DHL di Carpiano. 15 operai danno così vita ad un presidio finalizzato a garantire la riuscita dello sciopero che durerà per tutta la giornata. Il presidio cresce man mano che gli operai si presentano per il loro turno…di sciopero e col sostegno aggiuntivo del Cobas della Fiege Borruso di Brembio (LO) e della AF di Masalengo. Alle 11 si contano circa 80 operai davanti ai cancelli. Sui 240 operai coinvolti nelle attività dell’impianto solo 15 hanno deciso di entrare a lavorare

– Ore 5,30: Ha inizio il picchetto degli operai in sciopero dell’impianto DHL DI LISCATE. Dopo un’ora e mezza, vista la piena riuscita dello sciopero, decidono di staccarsi progressivamente i cancelli della vicina e strategica DHL di Settala

– Ore 6: Inizia il picchetto alla AF DI SORESINA animato da una trentina di operai che danno vita al blocco totale delle merci. Il picchetto durerà fino alle 9,30 dopo di che i lavoratori decidono di andare a casa non entrando avviamente a lavorare

– Ore 7: Ha inizio il picchetto alla DHL DI SETTALA (circa 300 operai divisi in tre magazzini, dove il SI.Cobas conta circa 120 iscritti), luogo su cui si è deciso che converga la maggior parte delle forze che fanno riferimento al coordinamento di sostegno alla lotta delle cooperative
Il presidio si ingrossa progressivamente producendo il blocco totale delle merci in entrata e in uscita. Cresce anche la tensione animata da alcuni militanti della CGIl che cercano di sfondare il picchetto dopo aver intruppato qualche decina di operai poco convinti appartenenti alle proprie fila. Il tentativo è respinto e, attraverso capannelli e comizi gli scioperanti riescono a mantenere in piedi lo sciopero
L’arrivo dei cellulari della polizia muta nuovamente il quadro e così alle 12 circa gli scioperanti operano una scelta intelligente e rischiosa allo stesso tempo: liberano i cancelli e attraverso un comizio mettono le operaie e gli operai di fronte alla propria libera scelta: il risultato finale è assolutamente vincente e premia lo sciopero: solo 25 persone scelgono di entrare a lavorare: il successo è totale, la linea conciliatoria e codarda della CGIl è battuta, il Cobas ha vinto e le sue fila sono destinate a crescere notevolmente nei prossimi giorni

– Ore 7,30: Ha inizio il presidio delle operaie alla DHL DI CORTEOLONA (PV); dopo due assemblee di fabbrica che si sono concentrate sulla questione dei salari continuamente erosi dai meccenismi imperanti nel settore, tramite il sistema delle cooperative. Una quarantina di operaie si fermano davanti ai cancelli bloccando le attività di uno dei magazzini più importanti dell’intero impianto

– Ore 8: Il cobas della FIEGE-BORRUSO DI BREMBIO (LO) che rappresenta circa il 65% della forza lavoro, si raduna davanti ai cancelli e si muove alla volta delle iniziative che si svolgeranno altrove (la già citata Stef di Tavazzano e la DHL di Settala)

– ore 8: Ha inizio lo sciopero con blocco delle attività in un altro dei punti più importanti su cui si articola la battaglia, LA TNT DI PESCHIERA; siamo nelle immediate adiacenze dell’aeroporto di Linate e l’impianto ospita allo stesso tempo lo snodo di carico-scarico Internazionale e l’hub di Milano. Il cobas vi si è costituito di recente e la voglia di lottare è alta nonostante i risultati già raggiunti attraverso la “trattativa a freddo” dei giorni precedenti. Tutte le attività aziendali sono bloccate per tutta la giornata e il picchetto viene raggiunto anche dagli operai che operano direttamente presso l’aeroporto di Linate e che vivono condizioni di lavoro alliucinanti per via di orari di lavoro ridotti e spezzati allo stesso tempo. In serata, sicuri che l’esito positivo dello sciopero è stato raggiunto, un’ampia delegazione si muove verso il picchetto della DHL di Carpiano che è ancora in corso e si apprende che, così come ha aperto le ostilità, è intenzionato a non chiuderle

– Ore 15: Gli operai della SDA DI CARPIANO cominciano a costituire il picchetto davanti ai cancelli. L’azienda, ampiamente preavvisata dello sciopero preferisce, come la TNT a Peschiera, operare una serrata, pur dovendo così rinunciare alle attività lavorative per tre giorni di fila. Uno dei Cobas storici di Milano, protagonista a giugno del 2012 di sei giorni consecutivi di blocco dei cancelli, si ritrova così…..senza lavoro da svolgere nè obiettivi da praticare. Ma lo sciopero è davvero generale anche per questo e l’occasione giusta non tarda a venire…..
– Ore 17: Dal limitrofo presidio della DHL si stacca una delegazione di una ventina di operai e raggiunge il picchetto in SDA, si svolge una breve assemblea di bilancio e di rilancio su una proposta molto semplice: 500 m. più in là ha sede la Mtn, ditta di trasporti che ha recentemente messo in mobilità 25 operai sulla base di un accordo discriminatorio siglato con CGIl-CISL-UIL. Il Cobas non ci può stare e ha il dovere di aiutare questi operai licenziati….Non c’è stato il tempo di finire la frase che il picchetto SDA si muove in massa verso I CANCELLI DELLA MTN, andandoli a bloccare di forza. Ne nasce una convulsa tratttativa che produce in breve tempo un incontro fra le parti fissato per lunedì alle 16,30 perridiscutere e ridefinire l’intero accordo di mobilità e fissare ipotesi alternative, contro qualsiasi licenziamento

– Ore 21: La conclusione …che non c’é

La giornata di battaglia volge al termine. E’ stata per davvero, senza enfasi nè toni autoproclamatori, una giornata storica. 5 anni di importantissime battaglie nella logistica, si sono condensate finalmente in un’azione generalizzata e coordinata e per la prima volta, a nostra memoria diretta almeno, operai autorganizzati prendono in mano il prorpio destino, si fanno essi stessi sindacato, si organizzano in comitati di lotta che di volta in volta, di luogo in luogo, di ora in ora, prendono le decisioni collettivamente, si rapportano con gli eventi senza ricette pronte, cercano e danno appoggio ai loro simili, si riconoscono in quanto classe, trasformano la rabbia accumulata l’odio per i padroni in intelligenza collettiva capace di tenere sotto scacco le più importanti multinazionali della logistica.
Le notizie che giungono da tuute le altre città coinvolte vanno nella stessa direzione e danno ancor più forza ma non è ancora giunto il tempo della vittoria e quindi c’è giusto il tempo per sorridere, complimentarsi e…rilanciare ancora
Ed è proprio il picchetto di Carpiano, quello che ha aperto le ostilità, che si incarica di mantenerle aperte, annunciando di voler proseguire fino all’ottenimento dei propri diritti minimi, ponendo definitivamente termine alla catena di soprusi economici e sociali subiti per lungo tempo.
Si definiscono così una piattaforma di lotta e le modalità di prsecuzione della stessa, con turni di presenza davanti ai cancelli e assemblee di sintesi serali. Lunedì la battaglia di preannuncia ancor più dura e decisiva

_TUTTI I SOSTENITORI DEL MOVIMENTO DI LOTTA NELLE COOPERATIVE DI FACCHINAGGIO SONO INVITATI A ORGANIZZARSI A  FAR SENTIRE IL PRORPIO SOTEGNO ATTIVO ALLA LOTTA. DA QUI PASSA L’AUSPICATA POSSIBILITÀ CHE LO SCIOPERO GENERALE DEL 22 MARZO RAPPRESENTASSE UN PASSAGGIO ED UN SALTO DI QUALITÀ NELLA LOTTA_

INDIRIZZO DEL PICCHETTO:
via Aldo Moro – Carpiano (zona indistriale Francolino – uscita Melegnano della A1 poi direzione Binasco)

Links:——
[1] http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9215
>Comitatoantirazzista mailing list
>[email protected]
>https://www.autistici.org/mailman/listinfo/comitatoantirazzista
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